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Primarie PD 2023

Il confronto tv tra Schlein e Bonaccini per le primarie del Pd

In diretta tv il duello tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein per le primarie del Partito Democratico, nello studio di Skytg24.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Primo confronto a due per Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, rimasti in corsa per la segreteria del Partito Democratico. Teatro lo studio di Skytg24. Si comincia dal presidente dell'Emilia Romagna.

"Credo di aver accumulato l'esperienza giusta avendo guidato il Pd a tutti i livelli, ho esperienze amministrative e credo di poter garantire l'unità del partito avendo un programma per l'Italia. L'obiettivo primario è riportare il Pd al governo del Paese. Serve un nuovo gruppo dirigente", dice Bonaccini.

"Veniamo da una dura sconfitta elettorale, è tempo dell'umiltà e dell'ascolto. Si è persa un'identità chiara che va rimessa in gioco. Si deve basare sulle sfide cruciali per il futuro, la lotta alla disuguaglianza e alla precarietà. Su queste il Pd è rimasto indietro. È il momento di ricostruire quel filo, di una sinistra nuova", è la risposta di Schlein.

Ancora Bonaccini: "Nel 2015 16 presidenti erano del Pd o del centrosinistra. Uno dei motivi per cui bisogna cambiare il gruppo dirigente è che in questi anni abbiamo conosciuto solo sconfitte".

Parla Schlein: "Per tornare a vincere bisogna innanzitutto rimettere in piedi una proposta che sia convincente per il Paese, in primis per chi non riesce ad arrivare alla fine del mese. Non basta cambiare il gruppo dirigente".

Ancora Schlein, sulla guerra: "È stato giusto difendere il popolo ucraino, ma non possiamo aspettare che cada l'ultimo fucile. Ma non c'è sinistra senza una grande mobilitazione della pace. Finché ci sarà bisogno sì armi a Kiev, ma da pacifista non credo che si risolva tutto con le armi".

Replica Bonaccini: "Se si ferma la Russia finisce la guerra, se si ferma l'Ucraina finisce l'Ucraina. È giusto schierarsi da parte di chi è invaso. L'Ue deve produrre uno sforzo maggiore per arrivare a uno sforzo diplomatico".

Sul 41 bis Bonaccini dice che non va cambiato e che non andrebbe a trovare Cospito in carcere, Schlein parla di una valutazione complessa perché si tratta di un regime repressivo delle libertà personali e che i colleghi del Pd avevano diritto a visitarlo in carcere.

"Vogliamo aprire un dialogo con le altre forze di opposizione", dice Schlein, ma "parlando di temi". Bonaccini ricorda: "Veniamo da due sconfitte pesanti dove le alleanze erano diverse, chiedo al Movimento 5 Stelle e Terzo polo se non sia il caso di fare opposizione al governo Meloni e non al Pd".

Sul governo Bonaccini dà un quattro: "Hanno tagliato la sanità pubblica e gli organici a scuola, hanno fatto il contrario di quanto promesso su benzina e Superbonus. Su Giorgia Meloni non mi permetto di giudicare, se dicessimo che è incapace dopo che ci ha battuto sfiorerei il ridicolo".

"Non sono d'accordo – replica Schlein – bisogna essere netti nell'evidenziare quello che sta succedendo. Questo governo ha colpito le persone più fragili del Paese".

Bonaccini attacca: "Ho dato 4 al governo, ma io voglio vincere le elezioni non perché parlo male degli altri. Serve una proposta alternativa".

"Il Pd ha fatto degli errori sul lavoro, ai tempi del Jobs act. Oggi vogliamo un nuovo partito che ponga il limite ai contratti a termine, serve una legge sulla rappresentanza, va fissato un salario minimo", dice Schlein.

"Bisogna rendere il lavoro precario più costoso del lavoro stabile. Bisogna aiutare le imprese che assumono con contratti di lavoro stabile", dice Bonaccini.

Replica Schlein: "Non dobbiamo far pagare meno il lavoro stabile, dobbiamo limitare i contratti a termine. Per alzare i salari dobbiamo abbassare le tasse sul lavoro e alzare sulle rendite finanziarie. E abbassare l'orario di lavoro a parità di salario".

"È giusto avere una misura di sostegno a coloro che sono nella disperazione o in difficoltà. La destra ha deciso di lasciare 700mila persone sole. Ciò che non ha funzionato è il sostegno all'occupazione", dice Bonaccini sul reddito di cittadinanza.

"Il governo ha fatto una scelta folle nel cancellarlo – dice Schlein – in questo Paese è povero anche chi lavora, per fortuna che c'è stato il reddito di cittadinanza durante la pandemia. Si poteva migliorare, ma oggi bisogna battersi per questo strumento".

"Stop agli stage gratuiti", dice Schlein. Lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035 "è la strada giusta" per Bonaccini. La conversione ecologica "non si farà da sola" per Schlein. E condivide la scelta sulle auto, ma "quelle imprese vanno accompagnate". Serve "un piano industriale verde".

Parola ancora a Schlein: "Siamo preoccupati perché dovremo fare le barricate contro i tagli alla sanità pubblica". Replica Bonaccini: "Il Pd che vorrei è un partito che venga percepito dall'esterno come il partito che su istruzione e sanità crede che sia lo Stato a dover essere garante, per poveri e ricchi".

Sull'Autonomia differenziata Bonaccini promette di combattere la proposta del governo: "Qualche anno fa firmai un protocollo, l'autonomia è definire i livelli essenziali di prestazione e garantire un'Italia che non vada a due velocità". Per Schlein bisogna "ricucire le fratture" del Paese anziché aumentarle. Il disegno di Calderoli "va rigettato con forza".

Sui migranti Schlein: "Mai più rifinanziamento alla Guardia costiera libica e cancellare la Bossi-Fini, poi una nuova normativa sull'immigrazione legale". E ancora: "Serve la legge sullo Ius soli". Subito Bonaccini: "Sono d'accordo sullo Ius soli, e al ministro Piantedosi dico che non vogliamo che nessuna vita muoia in mare".

Bonaccini sul ddl Zan: "Lo riproporrei così, abbiamo bisogno di un Paese con più diritti". Schlein: "È il minimo sindacale in Europa, serve anche il matrimonio egualitario, bisogna battersi per i diritti di tutte le famiglie".

"Bisogna cambiare la legge elettorale e dare il voto ai fuori sede, ma finché ci saranno le liste bloccare servono le primarie per i parlamentari", propone Schlein. Bonaccini è d'accordo sulle primarie per eleggere i parlamentari e i leader negli uninominali.

Bonaccini chiede a Schlein: "Se perderai lavorerai con me?". Lei ovviamente risponde sì: "L'abbiamo già dimostrato in Emilia-Romagna durante la pandemia".

Schlein chiama in causa Bonaccini sugli errori del passato sul lavoro: "Non lo devo dire io, l'hanno detto gli elettori".

Appello finale di Schlein: "La destra è andata al governo, fa la destra e vince. Dobbiamo fare la sinistra, che oggi non può che essere ecologista e femminista. Il Pd deve tornare accanto all'Italia che fa più fatica". E fa appello ai delusi.

Appello finale di Bonaccini: "Veniamo da troppi anni di sconfitte, vogliamo un Pd che si rafforzi per tornare a vincere. Serve un nuovo gruppo dirigente che dia soluzioni concrete ai cittadini, a partire dai più giovani. Un Paese dove investiamo sulle energie rinnovabili".

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