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Elly Schlein proclamata segretaria, Bonaccini presidente: “Il Pd è ancora qui, è la nostra primavera”

Elly Schlein è stata proclamata segretaria dall’Assemblea nazionale del Partito Democratico, che si è svolta a Roma.
A cura di Annalisa Cangemi
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La neo segretaria del Partito Democratico Elly Schlein è intervenuta all'Assemblea nazionale dei dem riunita oggi per la prima volta al centro congressi "La Nuvola" dell'Eur a Roma. La seduta si è aperta sulle note dell'Inno alla Gioia, inno dell'Unione europea, e dell'Inno di Mameli. Nei saloni dominano i colori verde, bianco e rosso su cartelloni e totem digitali, in cui si rilancia il titolo dell'evento: "La forza della comunità, per le persone, per il pianeta".

Con un lungo applauso commosso è stato ricordato Bruno Astorre, il senatore scomparso tragicamente lo scorso 3 marzo negli uffici di Palazzo Cenci. È stato anche citato Daniele Nocera, lo scrutatore morto durante le primarie Pd, ed Enrico Gandolfi, consigliere del Partito Democratico nel Municipio XIII di Roma, morto a 39 anni. Per loro è stato osservato un minuto di silenzio.

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Il discorso di Schlein all'Assemblea nazionale del Pd

Dopo l'intervento della presidente della commissione congresso Silvia Roggiani, che ha proclamato formalmente l'elezione di Elly Schlein a segretaria, la leader dem ha preso la parola, visibilmente emozionata. "Care tutte e cari tutti grazie. Il primo ringraziamento va a chi si è impegnato a farci svolgere questo esercizio di democrazia che sono le primarie, e alle mie sostenitrici e sostenitori. E poi a chi è andato a votare, più di un milione. Ce l'abbiamo fatta. Un ringraziamento va anche a Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, perché questa cosa l'abbiamo fatta insieme Proseguiremo il percorso di innovazione e di apertura di Enrico Letta e quello di rinnovamento di Nicola Zingaretti", sono state le prime parole della neo segretaria.

"Oggi ci aspettano delle scelte importanti. Fatemi ringraziare tutta la segreteria e la direzione uscente. E anche al nostro tesoriere Walter Verini. Un ringraziamento anche ai giornalisti, perché il pluralismo dall'informazione è l'essenza della nostra democrazia. Molti mettevano in dubbio la sopravvivenza stessa del Partito Democratico. Hanno perso la loro scommessa contro il Pd. Siamo ancora qui, siamo più forti, uniti. Stiamo arrivando. Sarà una nuova primavera".

"È cambiato il clima dopo le primarie, sono cambiati i colori, è cambiato l'interesse. L'abbiamo visto nella bellissima piazza di Firenze. L'abbiamo visto anche ieri in una forte manifestazione di solidarietà a Cutro, che ha rimesso al centro la persona prima di ogni altra cosa, l'umanità. Non vogliamo farci bastare la bella partecipazione che abbiamo visto alle primarie: venite qui, entrate a far parte di questa comunità, perché abbiamo bisogno di voi, del vostro impegno e della vostra fiducia", ha aggiunto.

"Avere cura della nostra comunità è il primo impegno che voglio prendermi, abbiamo bisogno di riconoscerci negli occhi gli uni degli altri. Intendo rimettermi anche io in cammino, per ascoltare la nostra base, per fare dei nostri circoli luoghi aperti, luoghi di discussione costante con il terzo settore, con le mobilitazioni delle giovani generazioni, che tengono insieme la giustizia sociale e la giustizia climatica. Dobbiamo vestire il nostro Pd di slancio. In una settimana ci sono state più di 10mila nuove iscrizioni. Stiamo tornando, stiamo risvegliando la speranza. La responsabilità più grande che abbiamo è non deludere l'aspettativa di questa grande partecipazione. Faccio un appello alle nuove generazioni: venite, abbiamo bisogno di voi, del vostro stimolo, della vostra freschezza. Dobbiamo farci trovare dove non ci aspettano".

"Non ci serve una resa dei conti identitaria, ci serve mettere a valore le nostre differenze, ma senza farci intimidire. La nostra comunità può innaffiare davvero ogni giorno quel seme di pluralismo, ma solo se sapremo stare uniti. Anche dentro di noi abbiamo mali da estirpare. Non vogliamo più vedere stranezze sui tesseramenti, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari. Su questo ne va della credibilità del Pd su cui non sono disposta a cedere di un millimetro".

"Da oggi per me chi ha votato chi non conta niente, sarò la segretaria di tutti, anche di chi non mi ha sostenuto: voglio costruire una leadership che si circondi delle persone più competenti, e non dei più fedeli. E per questo propongo Stefano Bonaccini come presidente di questa assemblea".

"Dobbiamo lavorare molto sulle nuove amministrative e sulle elezioni europee. Ci aspetta un lavoro molto lungo e difficile. Credo che potremmo fare grandi cose: noi da domani lavoriamo per tornare a vincere le elezioni. In queste due settimane sono successe tante cose. Abbiamo toccato l'inumanità delle scelte di chi governa il Paese. Non lo dobbiamo soltanto alle vittime di Cutro. Siamo stati forse i primi a chiedere un'informativa urgente a Piantedosi, eppure nessuno ci ha risposto, né lui, né Salvini, né Meloni. Hanno fatto un Cdm a Cutro, chiusi, senza andare a dare neanche un omaggio alle vittime. Cosa che invece ha fatto, e per questo lo ringrazio, il Presidente Mattarella. Ma non si poteva non notare quell'assenza. Chiediamo piena luce sulla dinamiche di quei fatti. Noi chiediamo perché in quell'occasione non è stato attivato l'evento Sar, perché non è intervenuta la Guardia Costiera, che ha mezzi più potenti e adeguati? Continueremo a batterci per avere queste risposte. Quali vie legali e sicuri hanno queste persone per arrivare in Europa?".

"A destra sono deboli con i forti e forti con i deboli, non hanno il coraggio di dire ai loro alleati in Europa, come Orban, che non si può volere i benefici dell'Ue se non se ne condividono le responsabilità. Vorrei sentirlo dire a Giorgia Meloni. Per 22 riunioni la destra non l'abbiamo mai vista quando chiedevamo in Europa la riforma del regolamento di Dublino. Vorrei anche che la smettessero con questa guerra folle contro le Ong, che stanno sopperendo alla mancanza di una Mare Nostrum europea, che è quella su cui dobbiamo continuare a insistere per evitare altre stragi".

"L'8 marzo non è stato un giorno di festa ma un giorno di lotta, contro il patriarcato. Ho incontrato le lavoratrici della Gdo, hanno a che fare con part-time, con contratti di 20 ore, con cui portano a casa 600 euro al mese. Il tema dell'emancipazione economia delle donne è anche uno strumento nella lotta alla diseguaglianza di genere", ha sottolineato Schlein. "Noi dobbiamo metterci nei panni dell'Italia che fa più fatica. Se prendiamo questo punto di vista sarà un modo per ricucire i fili che si sono spezzati con i mondi che vogliamo rappresentare. Non ho mai creduto in un uomo solo la comando, né in una donna sola al comando. Adesso che ce n'è una a Palazzo Chigi, poi. Non ho l'ambizione di un vuoto nuovismo, che non mi è mai appartenuto. Serve la forza della comunità. Dobbiamo farlo anche rinnovando il nostro gruppo dirigente".

"Impariamo noi per primi a fare autocritica, ci serve perché è lì che recupereremo credibilità. Noi faremo un'opposizione feroce, ma accanto a ogni critica ci sarà sempre una proposta concreta, perché noi siamo così. Perché se loro hanno vinto facendo la destra a noi tocca fare la sinistra e la sinistra non può che essere ecologista, femminista e di governo. Questa è la mia storia, questa è la nostra storia La destra che vuole negare l'emergenza climatica è una destra che vuole riportarci indietro. Nella manovra non c'era un euro sugli enti locali, sulla sanità pubblica. È un governo che ha scelto di alzare il tetto al contante per favorire gli evasori. Dobbiamo fare il contrario".

"Sarebbe irresponsabile non cercare terreni comuni. Credo che tutte le forze di opposizione possano lavorare insieme. Una è quella sul salario minimo. L'altra è la grande battaglia a difesa della sanità pubblica. Portiamo avanti insieme queste battaglie", ha sottolineato. "Ci opporremo con grande forza al disegno di Calderoli sull'Autonomia differenziata. Ci opporremo con grande forza perché non c'è riscatto dell'Italia se non c'è il riscatto del Sud", ha affermato

"Voglio ringraziare i giovani democratici. Sul tema della salute mentale saremo al vostro fianco, è un tema fondamentale, non si può non capirlo. Abbiamo visto un disagio aumentare durante la pandemia. E poi ci batteremo per il diritto alla casa, il diritto all'abitare".

"I sindacati hanno ragione, serve una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata. Siamo davanti a una destra ossessionata dall'immigrazione, e non si occupa dell'emigrazione dei giovani, che vanno via per mancanza di alternative nel luogo in cui nascono". 

"Dobbiamo difendere" il reddito di cittadinanza "di fronte all'attacco" del governo, ha detto ancora. "Certo poteva e doveva essere migliorato, ma non si capisce perché questo governo si stia accanendo contro i poveri".

"Diseguaglianze, clima, lavoro", sono questi i temi su cui la neo segretaria chiede di insistere di più. "Serve una legge contro il consumo di suolo, perché abbiamo cementificato troppo in questo Paese. Serve un grande piano industriale verde, investire nella trasformazione ecologica".

"Dobbiamo continuare a sostenere in modo pieno il popolo ucraino che ha il diritto di difendersi. Ma accanto a questo dobbiamo chiedere un protagonismo più forte dell'Unione europea, perché questa guerra finisca. Non siamo soli a pensarlo, la dico così, come l'avrebbe detto il professor Prodi a cui dobbiamo tanto: la pace non è una parolaccia, ma deve essere una pace giusta, non si può essere equidistanti tra chi aggredisce e chi è aggredito", ha detto a proposito del conflitto in Ucraina.

"Abbiamo bisogno di un'altra politica migratoria. Non rifinanzieremo mai più la Guardia costiera libica perché viola i diritti fondamentali. E poi dobbiamo abolire quella pessima legge che porta il nome della Bossi-Fini, prevedendo vie legali per l'accesso", ha aggiunto. "Nel decreto stanno cercando di introdurre pericolosi elementi che facevano parte dei decreti sicurezza di Salvini". E proposito della riforma della cittadinanza ha ribadito che per il Pd vale il principio: "Se sei nato o nata o cresciuto qua sei italiana. Nessuno può toglierti il diritto di sentirti a casa tua, perché è già casa tua".

Sui diritti Lgbt ha detto: "C'è bisogno di continuare a insistere per una legge contro odio e discriminazione, è il minimo sindacale in Europa, ed è sorprendente che dobbiamo stare ancora a lottare e a discuterne. I diritti civili e sociali stanno insieme perché le persone che vengono discriminate per quello che sono, sono anche persone che lavorano, pagano le tasse, fanno impresa, e fanno molta più fatica ad accedere ai servizi e al lavoro. Sono storie quotidiane di discriminazione davanti a cui non dobbiamo dormire la notte. Pieni diritti ai figli e alle figlie delle famiglie omogenitoriali, anziché prendersela con Peppa Pig. La società più sicura è quella che non discrimina, non marginalizza, non lascia indietro nessuno".

"Quando sbaglierò la rotta sarò sempre disponibile all'ascolto, soprattutto delle critiche costruttive. Vi chiedo franchezza tra di noi e lealtà al mandato che ci hanno dato. Facciamolo insieme, caro Stefano, care tutte e cari tutti, perché insieme torneremo a vincere, ne sono convinta", ha concluso.

Bonaccini eletto presidente del Partito Democratico

L'Assemblea, dopo aver ratificato l'elezione di Schlein a segretaria, ha eletto Stefano Bonaccini presidente del partito, su proposta della stessa leader dem. Successivamente sono state votate ed elette all'unanimità le vicepresidenti dell'assemblea, Chiara Gribaudo e Loredana Capone. Entrambe hanno sostenuto la corsa di Schlein alla segreteria del Pd. È stato anche eletto il nuovo tesoriere, che succede a Walter Verini: è il senatore Michele Fina. Poi L'Assemblea nazionale del Pd ha approvato la proposta della nuova direzione del partito, con sette astenuti e un contrario.

"Insieme, dopo la campagna congressuale questo è il tempo di unire. Non ci possono essere altre magliette che quelle del Pd", ha detto il neo-presidente dell'assemblea Pd Stefano Bonaccini, parlando alla platea che lo ha eletto. "Ci aspetta un percorso lungo, faticoso, non facile. Ma sappiamo qual è l'obiettivo comune: mandare a casa questa destra inadeguata".

"Ti propongo, se sei d'accordo, nelle forme, nei modi e con chi vorrai tu – ha detto il governatore dell'Emilia-Romagna rivolgendosi a Schlein – di tornare a fare un viaggio nell'Italia profonda dei distretti industriali come fecero Enrico Letta e Pierluigi Bersani, perché se non si produce ricchezza, non può essere redistribuita".

La luna di miele del governo con l'Italia, "a mio parere finirà prima del previsto", ha aggiunto dal palco. "Mai come in questi giorni, i nostri avversari appaiono senza bussola e in balia degli eventi".

"Lo voglio dire agli amici del Terzo Polo e del M5s: avete perso le elezioni quanto e più di noi, se cominciaste a fare opposizione al governo prima che al Pd, potrebbe partire l'alternativa. E senza il Pd non ci può essere alternativa", ha detto rivolgendosi agli altri partiti d'opposizione. "Il Pd è casa mia, lo è sempre stato. Non mi sento minoranza o men che meno opposizione. Il successo di questo partito mi riguarda. Ci sono alcune differenze, ma da oggi mi metto a disposizione per dare una mano per un confronto leale e costruttivo". 

È atteso un voto unitario anche per l'elezione della direzione, nonché dei vicepresidenti e del tesoriere. Due mesi fa l'assemblea costituente si è svolta all'Auditorium Antonianum, un ambiente ben più ristretto della Nuvola, dove si sono dati appuntamento 705 delegati in presenza (altri 221 erano in collegamento), oltre a 417 invitati e 150 giornalisti accreditati.

A Stefano Bonaccini, sconfitto alle primarie del 26 febbraio, la neo segretaria ha offerto il ruolo di garanzia della presidenza, che la minoranza riformista guidata dal presidente dell'Emilia Romagna aveva fatto sapere di preferire a quella di vicesegretario. L'accordo è arrivato venerdì con una lunga video-call tra Schlein e Bonaccini. Sono ancora da definire le altre caselle. A cominciare da quelle dei capigruppo parlamentari e dell'eventuale allargamento della segreteria alla minoranza. Questioni sulle quale si dovrà approfondire nei prossimi giorni.

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