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Il Cnel vuole rendere la Pec obbligatoria per tutti gli automobilisti

Il Cnel vuole rendere obbligatoria la Posta elettronica certificata (Pec) per tutti gli automobilisti. Si punta ad avere uno strumento che renda automatica e veloce la trasmissione di multe e contravvenzioni. La proposta si inserisce all’interno del pacchetto di modifiche al momento in discussione alla Camera dei deputati.
A cura di Annalisa Girardi
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Tra le modifiche al Codice della strada, su cui è in corso la discussione alla Camera dei deputati, c'è anche una proposta presentata dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (Cnel) che rende obbligatoria la Posta elettronica certificata (Pec) per tutti gli automobilisti. L'obiettivo è quello di avere uno strumento che renda automatica e veloce la trasmissione di multe e contravvenzioni. Si cerca quindi di rende più automatizzato l'invio delle comunicazioni, che tramite la Pec sarebbero non solo immediate, ma anche rintracciabili.

L'iniziativa proposta andrebbe a modificare l'articolo 80 del Codice della strada. Si stabilisce che "all'atto di immatricolazione dei veicoli , ovvero della revisione periodica degli stessi, il proprietario comunica il proprio indirizzo di posta elettronica certificata ai fini delle notificazioni di cui all’articolo 201 ed alle disposizioni del decreto interministeriale 18 dicembre 2017".

Come succede per le multe ricevute nella cassetta della posta, anche quelle che arrivano nella casella elettronica sono considerate consegnate anche se il messaggio non viene letto. La notifica è ugualmente valida e il decorrere dei tempi di pagamento inizia dal momento della consegna. In questo modo si ridurrebbero anche i contenziosi riguardanti il sistema di notifica della multa. L'automobilista in questo modo non sarebbe più obbligato a recarsi presso gli uffici postali per ritirare di persona la contravvenzione in caso di mancata consegna.

L'obbligo di avere un indirizzo Pec scatterà inoltre per molte aziende e professionisti a partire dal prossimo 1° ottobre. Chi non si adegua va incontro a multe e sanzioni di vario genere. Il governo ha rafforzato l'obbligo di domicilio digitale con il decreto Semplificazioni. In realtà questo era già in vigore dal 2008 per le società e dal 2009 per le imprese individuali. Ma ora chi non ne dispone può andare incontro a sanzioni. Lo stesso vale per i professionisti che oltre alle multe possono anche essere sospesi dall'albo di riferimento. Avere una casella elettronica certificata è da molti anni obbligatorio per avvocati, giornalisti, medici, ingegneri, ma fino ad adesso non erano mai state previste sanzioni.

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