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Il governo vuole risolvere il problema dei cinghiali nelle città prolungando il periodo di caccia

Un nuovo decreto legge del governo, che potrebbe andare nel prossimo Cdm, prevede di ampliare il periodo di caccia per i cinghialo dal 15 settembre al 15 febbraio, oltre alla possibilità di abbattere gli esemplari nelle aree urbane.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il governo pensa a una soluzione per il problema dei cinghiali, che sempre più spesso si affacciano nelle strade delle periferie cittadine. In un decreto legge dell'esecutivo, recante "misure urgenti in materia di fauna selvatica", che è arrivato sul tavolo dei partiti della maggioranza, si prevede di ampliare la possibilità per le Regioni di cacciare i cinghiali nell'intero periodo di caccia, la cui durata in questo caso viene prolungata "dal 15 settembre al 15 febbraio", sempre all'interno del calendario venatorio generale. Inoltre ci sarebbe il via libera all'abbattimento dei cinghiali anche nelle aree urbane.

Lo schema del provvedimento, che dovrebbe andare in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri e che è già stato discusso nell'ambito di incontri tecnici a cui hanno partecipato esponenti del governo e delle forze politiche che sostengono Draghi, prevede la modifica dell'intero articolo 19 della legge n. 157 del 1992 sulla caccia. Nella premessa della bozza di decreto legge, come riportato dall'AGI si sottolinea "la straordinaria necessità ed urgenza di adottare misure per il contenimento della fauna selvatica". E si considera "altresì la straordinaria necessità di disporre di prime misure strutturali per fronteggiare la proliferazione della specie cinghiale, non solo nelle aree agricole ma anche nelle zone urbane, con pericoli per lo svolgimento delle attività antropiche e, in particolare, per la sicurezza pubblica".
Lo schema di decreto, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, è a palazzo Chigi per ulteriori approfondimenti. "Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro della transizione ecologica, di concerto con i Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali, della salute", si legge nella bozza, si interviene sul "controllo della fauna selvatica".

Cosa prevede il decreto sui cinghiali

"Le regioni, per la tutela della biodiversità, per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche e per la sicurezza e l'incolumità pubblica, provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle aree o ambiti vietati alla caccia e in contesti urbani", si legge nella bozza visionata dall'Agi.

"Tale controllo viene praticato impiegando le tecniche selettive più funzionali, su parere di Ispra", ovvero l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. "Nel caso in cui le regioni autorizzino piani di abbattimento, tali piani devono essere attuati dagli agenti delle Polizie provinciali o regionali", si specifica. Ed ancora: "Queste ultime potranno altresì avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, ivi compresi i loro dipendenti o incaricati, degli agenti delle Polizie municipali, di operatori abilitati dalle regioni, anche afferenti a società private e cooperative, previa frequenza di appositi corsi validati da Ispra. Tutte le figure delle quali è previsto l'avvalimento devono essere – si spiega – munite di licenza per l'esercizio venatorio nel caso di abbattimenti con armi da fuoco".
Ma l'altra novità riguarda l'articolo 3, ovvero la modifica della durata dei calendari venatori per quanto riguarda la caccia alla specie cinghiale. All'articolo 18, comma 1, lettera d), della legge 11 febbraio 1992, n. 157, le parole "dal 1 ottobre al 31 dicembre o dal 1 novembre al 31 gennaio" sono sostituite dalle seguenti: "dal 15 settembre al 15 febbraio". Le associazioni a difesa degli animali hanno già espresso la propria contrarietà al governo sulle misure in materia di fauna selvatica.

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