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Crisi di governo 2019

Governo, Di Maio conferma: “La sua nascita dipende dal voto su Rousseau”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, si rivolge ai suoi ministri e sottosegretari e ribadisce un concetto fondamentale per la nascita del nuovo governo: dipenderà tutto dall’esito del voto degli iscritti sulla piattaforma Rousseau. “Se i votanti daranno il via libera, bene. Altrimenti si rimette tutto in discussione”, è il ragionamento di Di Maio.
A cura di Stefano Rizzuti
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La nascita di un governo Conte formato da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico dipende solamente dall’esito del voto degli iscritti pentastellati sulla piattaforma Rousseau. A ribadirlo è il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, incontrando i vertici del suo partito e i ministri e i sottosegretari uscenti. Per Di Maio la nascita del nuovo governo dipenderà completamente dal voto degli iscritti M5s che si terrà domani e che riguarderà il programma di un eventuale esecutivo con i dem. Per lo stesso Di Maio – secondo quanto riferiscono alcune fonti – si tratta di una “non notizia, è ovvio che il Movimento si attiene a Rousseau. Se si pensa che la piattaforma non ha valore, è perché non si conosce il M5s. È determinante”.

Il vicepresidente del Consiglio aggiunge che “il quesito è chiaro: se i votanti daranno il via libera, bene. Altrimenti si rimette tutto in discussione”. Rimane, quindi, tutto in bilico anche dopo la riunione di questa mattina a Palazzo Chigi. Durante l’incontro Di Maio ha anche pubblicato una foto di tutti i ministri e i sottosegretari del M5s, che ha voluto ringraziare, dicendosi orgoglioso del lavoro svolto in questi 14 mesi in cui i pentastellati hanno governato con la Lega. Sul voto di Rousseau è intervenuto questa mattina anche Stefano Patuanelli, capogruppo al Senato: “Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo, non vedo alternativa”, afferma a Radio Capital.

Nel pomeriggio si dovrebbe tenere un nuovo incontro tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle in cui gli esponenti dei due partiti dovrebbero discutere nuovamente dell’accordo di governo. La notizia viene confermata dal capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci: “Credo di sì”, risponde a chi gli chiede se si terrà un incontro. Arrivando al Nazareno, dove si riuniscono i vertici del Pd, Marcucci risponde anche a chi gli chiede se teme il voto su Rousseau: “Rispetto i meccanismi di tutti, quindi anche quelli dei 5 Stelle”.

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