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Gommone in mare per 9 giorni in balia delle onde: 22 migranti annegati, tra loro anche 3 bambini

Ventidue persone del Mali sono morte in un naufragio al largo delle coste libiche. Il gommone è rimasto in balia delle onde per ben 9 giorni. I sopravvissuti, soccorsi dalla Guardia costiera libica, sono 61.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le Nazioni Unite hanno reso noto ventidue persone provenienti dal Mali, tra cui tre bambini, sono morte per un naufragio al largo delle coste libiche.
Le vittime, ha affermato il ministero degli Esteri maliano in una nota, facevano parte di un gruppo di 83 migranti bloccati su un'imbarcazione in difficoltà dal 22 giugno scorso.

Dei migranti che viaggiavano a bordo della barca in distress, 61 sono stati soccorsi. I sopravvissuti, che sono stati soccorsi dalla Guardia costiera libica, parlano di persone annegate e altre morte di disidratazione. Il portavoce dell'Organizzazione per le migrazioni (Oim) ha affermato che nel primo trimestre dell'anno si è registrato un "aumento significativo" nei flussi migratori attraverso il Niger e il Mali verso il Nord Africa rispetto agli anni precedenti. Dall'inizio dell'anno, secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, nel Mediterraneo centrale sono 805 i migranti scomparsi. L'agenzia delle Nazioni Unite stima che il numero di morti e dispersi sia di 1.553 nel 2021.

La Marina militare tunisina ha invece tratto in salvo 68 migranti di diversi Paesi, che si erano rifugiati sopra una piattaforma petrolifera a El Attaya, a sudest delle isole Kerkennah, dopo che la loro imbarcazione aveva iniziato a imbarcare acqua. Lo ha reso noto il ministero della Difesa in una nota aggiungendo che domenica scorsa è stato ripescato anche il corpo di un migrante. Altri 29 migranti tunisini sono stati soccorsi in un'altra operazione sempre dalla Marina al lago di Sfax nella giornata di ieri, conclude la nota.

Assegnato porto alla Ocean Viking

Questo pomeriggio è stato assegnato un porto alla nave ong Ocean Viking, di Msf e Sos Méditerranée. I 306 migranti sbarcheranno al porto di Pozzallo domani mattina. Le persone salvate si trovano da 11 giorni sono a bordo della nave umanitaria, che aveva lanciato un appello urgente per "un porto sicuro". Dal 24 giugno la nave ha effettuato otto operazioni di soccorso al largo della Libia. Tra i migranti ci sono anche 53 donne, quattro delle quali incinte, e 87 minori non accompagnati.

A maggio, durante la sua ultima missione nel Mediterraneo centrale, la rotta migratoria più pericolosa al mondo, l'Ocean Viking ha soccorso circa 300 persone, tra cui un bambino di tre mesi e sei donne incinte, ma ha dovuto aspettare una decina di giorni prima di vedersi assegnare un porto sicuro in Sicilia per lo sbarco.

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