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Fase 2, l’ordinanza della Regione Sicilia: cosa cambia dal 18 maggio

Mascherine obbligatorie anche all’aperto, riapertura dei collegamenti marittimi dal 18 maggio e delle discoteche dall’8 giugno: sono queste le principali differenze tra l’ordinanza della Regione Sicilia e le regole stabilite a livello nazionale. Andiamo a vedere, nel dettaglio, cosa prevede il provvedimento firmato dal presidente Nello Musumeci.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha firmato l’ordinanza sulla fase due prevedendo ulteriori restrizioni rispetto alle regole stabilite a livello nazionale. Ma anche con qualche limitazione in meno, come per esempio nel caso della riapertura delle discoteche già dall’8 giugno. In Sicilia le mascherine saranno obbligatorie sempre, anche all’aperto, oltre che nei luoghi chiusi. Niente mascherine solamente per i bambini sotto i sei anni. I lidi e gli stabilimenti balneari rimangono momentaneamente chiusi. Per chi arriva da fuori Regione rimane l’obbligo di essere sottoposto a regime di quarantena.

In Sicilia mascherine sempre obbligatorie

In ogni luogo aperto al pubblico, anche non al chiuso, è obbligatorio l’uso di mascherine o di altri strumenti di copertura per naso e bocca. L’obbligo non vale solamente per i bambini sotto i sei anni e per i soggetti con disabilità per cui l’uso è incompatibile. Non si dovrà indossare la mascherina neanche durante l’attività motoria, ma si dovrà sempre mantenere la distanza minima di due metri. Al termine dell’attività, in ogni caso, la mascherina va nuovamente indossata.

Gli spostamenti e i trasporti

All’interno della Regione non ci saranno limitazioni agli spostamenti. Ma fino al 3 giugno non si potrà andare fuori Regione, tranne che per motivi di lavoro, di salute o di assoluta urgenza. Vengono riaperti i collegamenti marittimi per il trasporto passeggeri con la Sicilia: per i traghetti sullo stretto le corse giornaliere salgono a dieci, dalle 6 alle 21. Chi arriva in Sicilia da altre Regioni deve dichiararlo sull’apposito sito e deve osservare il periodo di isolamento in casa. Al termine della quarantena viene sottoposto al tampone.

Teatri, cinema e discoteche riaprono l’8 giugno

Rimane il divieto di assembramenti, ma dall’8 giugno vengono autorizzate le manifestazioni, gli eventi, gli spettacoli e i congressi rispettando tutte le restrizioni sul distanziamento sociale. Dall’8 giugno riaprono anche le discoteche, i teatri e i cinema all’aperto, sulla base di apposite linee guida regionali che dovranno essere emanate nei prossimi giorni.

Ristoranti, catering, palestre e parrucchieri

Per la maggior parte delle riaperture la Sicilia segue le indicazioni nazionali: dal 18 maggio riprendono le attività di bar e ristoranti, mentre per il catering bisognerà aspettare l’8 giugno. Palestre e piscine riapriranno il 25 maggio, mentre vengono autorizzati i servizi di cura alla persona (barbieri, parrucchieri e centri estetici) anche a domicilio, fermo restando l’obbligo di rispettare le distanza di un metro e di ricorrere alle prenotazioni obbligatorie.

I negozi e il commercio in Sicilia

Viene autorizzato, dal 18 maggio, tutto il commercio al dettaglio, anche per quanto riguarda la vendita dei servizi come nei casi delle agenzie di viaggio e delle autoscuole. Ai clienti devono sempre essere forniti i guanti all’ingresso dei negozi, con l’uso delle mascherine obbligatorio. Chiusura la domenica e nei giorni festivi per tutti gli esercizi commerciali tranne farmacie, edicole, bar, ristorazione e fiorai. Viene autorizzata, nei festivi, solamente la consegna dei generi alimentari.

Ordinanza Sicilia, il turismo e le spiagge

Vengono consentite le aperture di tutte le strutture turistiche, come alberghi, campeggi, villaggi, agriturismi. Bisognerà rispettare sempre la distanza minima di un metro, indossando la mascherina negli spazi comuni. Viene autorizzato tutto ciò che serve per poi procedere alla riapertura degli stabilimenti. All’interno dei quali sarà possibile anche noleggiare le cabine a più persone non conviventi purché vengano rispettate norme sulla sanificazione e che non avvenga più di un ingresso per volta.

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