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Elly Schlein ha annunciato la proposta di legge del Pd per i figli di coppie omogenitoriali

Alla manifestazione di Milano contro il divieto di registrare all’anagrafe i figli di coppie omogenitoriali, la segretaria del Pd Elly Schlein ha annunciato una proposta di legge sul tema. È già stata depositata, e la porterà avanti il deputato Alessandro Zan.
A cura di Luca Pons
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Il Pd presenterà in Parlamento una legge per "riconoscere i diritti delle famiglie omogenitoriali, preparata e scritta insieme alle associazioni e alle famiglie". Lo ha annunciato la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine della manifestazione di protesta di Milano di oggi, 18 marzo. La manifestazione è stata organizzata dall'associazione Famiglie arcobaleno, dai Sentinelli e dall'Arcigay, ed è nata dopo che il governo ha imposto al Comune di non registrare più all'anagrafe i figli delle coppie omogenitoriali. In questo ambito l'Italia non ha una legge chiara, per questo sta all'iniziativa dei sindaci trascrivere o meno i figli all'anagrafe.

"Ci stiamo già muovendo", ha detto Schlein, e sarà il deputato Alessandro Zan a "portare avanti anche in Parlamento le aspettative che sono emerse dalla piazza. Cioè di poter vedere riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali". Il partito si schiererà "con le associazioni e le famiglie, in Parlamento come in piazza", ha continuato la segretaria, rivolgendosi alle "molte persone e molte famiglie che oggi rivendicano i loro diritti negati. Noi siamo al loro fianco per contrastare ogni forma di discriminazione che colpisce i loro figli".

Il governo Meloni "si scaglia crudelmente contro questi bambini"

Il compito del Partito democratico, in quanto primo partito di opposizione, sarà quello di "convincere questo governo che le discriminazioni non hanno portato mai a un avanzamento della società", ha affermato Schlein, "perché la società più sicura è quella più inclusiva, che non discrimina, che non marginalizza, che non lascia indietro nessuno e nessuna".

Le persone "che oggi governano questo Paese si sono scagliate crudelmente contro questi bambini e bambine, ma loro sono bimbi come tutti e vanno già nelle nostre scuole, stanno crescendo nelle nostre comunità". Per questo, "non c'è alcuna ragione di negare il loro riconoscimento, il loro diritto all'esistenza in questa comunità". Con la proposta di legge "andremo avanti in Parlamento", mentre al di fuori "ci saremo in tutti i luoghi dove sarà necessario, come oggi, mettere il nostro corpo e metterci la faccia".

L'apertura a M5s e Terzo polo: "È una battaglia di civiltà"

La proposta di legge, ha detto la segretaria, "è già stata presentata". Il Pd ora "lavorerà perché sia presto calendarizzata", cioè effettivamente discussa dai parlamentari. Nell'ambito dei diritti per i figli di genitori gay, Schlein ha invitato anche gli altri partiti che si oppongono al governo Meloni: "Lavoreremo anche con le altre forze di opposizione, perché questa è una battaglia di civiltà che riguarda il futuro dell’Italia e dell’Europa", ha dichiarato. È la seconda importante apertura di Schlein da quando è entrata in carica come segretaria del Pd, dopo quella sul salario minimo avvenuta durante il congresso nazionale della Cgil.

Anche la capogruppo al Senato del Partito democratico, Simona Malpezzi, ha commentato l'evento, sottolineando la necessità di una proposta di legge sul tema dei figli di coppie Lgbt: "Migliaia di donne e uomini in piazza a Milano contro chi vuole negare i diritti delle bambine e dei bambini. Colmiamo un vuoto normativo per garantire a tutte e tutti gli stessi diritti di cittadinanza. Non esistono famiglie di serie A e di serie B", ha scritto sui social.

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