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Elezioni politiche 2022

Elezioni, Calenda lancia sfida a Meloni, Letta e Conte per un confronto tv

Calenda propone un confronto tv ai suoi avversari: “Non ci sono solo due poli, non si sta giocando una partita tra destra e sinistra. Ce ne sono quattro, guidati da Meloni, Letta, Conte ed io. E, lo chiedo fin da ora, noi quattro dobbiamo poter fare un grande confronto in tv”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Manca poco più di un mese alle elezioni politiche e il leader di Azione Carlo Calenda, front runner del Terzo Polo, ha lanciato la sfida a Giorgia Meloni, Giuseppe Conte ed Enrico Letta per un confronto tv. Intervistato dal Corriere della Sera, infatti l'ex ministro dice che "noi quattro dobbiamo poter fare un grande confronto in tv per fare capire agli italiani quello che c'è in ballo in queste elezioni".

Per l'ex ministro, che in questa campagna elettorale corre insieme a Matteo Renzi, dire che Giorgia Meloni è fascista è un errore: "Non penso che ci sia il rischio di un governo fascista. Credo però che FdI e Meloni abbiano due limiti molto gravi: il primo è l'isolamento totale dall'orbita dei grandi paesi europei; il secondo è la scarsissima esperienza amministrativa e internazionale sia di Meloni, perché fare il premier non è un gioco ma un impegno difficile e gravoso, sia della sua classe dirigente. A Roma mi sono confrontato con un candidato di Meloni, Michetti, e non mi sono mai trovato di fronte ad uno sfidante così impreparato e vago. Con un governo a guida Meloni non avremmo il fascismo, ma il caos", ha spiegato.

"La favola di Berlusconi moderato – ha aggiunto ancora – è finita quando assieme al M5S ha sfiduciato Draghi. A lui interessa solo il Quirinale, nel quadro di una improbabilissima riforma presidenziale che gli hanno promesso. Quella coalizione è spaccata tra chi sta con la von der Leyen e chi contro: come può apparire credibile agli occhi del mondo?". 

In ogni caso Calenda è convinto che tra sei mesi ci sarà una nuova crisi, perché chiunque dovesse prevalere alle elezioni, al governo non durerebbe "più di sei mesi", viste le "enormi contraddizioni interne", mentre l'Italia ha bisogno di proseguire sulla strada di un governo Draghi o che si ispiri al metodo Draghi, con una coalizione dei partiti più responsabili. In campo, dice, "non ci sono solo due poli, non si sta giocando una partita tra destra e sinistra. Ce ne sono quattro, guidati da Meloni, Letta, Conte ed io. E, lo chiedo fin da ora, noi quattro dobbiamo poter fare un grande confronto in tv per far capire agli italiani quello che c'è in ballo in queste elezioni, e cosa si propone davvero".

Secondo Calenda, che punta a un risultato tra il 10% e il 15%, ricordando il 20% ottenuto alle comunali a Roma, il risultato del Terzo Polo "servirà ad obbligare questi partiti irresponsabili ad andare avanti con Draghi invece di ricominciare a demolire il lavoro fatto".

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