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Covid 19

Ecco il nuovo dpcm: riparte lo sport, riaprono sale giochi e terme, ancora chiuse le discoteche

Il nuovo dpcm che verrà firmato in queste ore dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, prevede alcune nuove riaperture e tante conferme. Riparte, dal 12 giugno, il calcio, mentre dal 15 riapriranno anche le sale giochi, i centri termali, i centri culturali, così come teatri e cinema. Restano chiuse, per il momento, le discoteche e le sale da ballo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Ritornano le competizioni sportive, riaprono cinema e teatri, ma anche le sale giochi e i centri termali. Il nuovo dpcm, di cui Fanpage.it ha potuto visionare una bozza, prevede tante conferme, ma anche qualche novità. Il nuovo provvedimento prevede una serie di disposizioni che, salvo indicazioni specifiche, si applicano dal 15 giugno e saranno efficaci fino al 14 luglio 2020. Le indicazioni riguardanti le nuove riaperture sostituiscono quelle previste dal dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il 17 maggio. La prima novità è che dal 12 giugno verrà consentito lo svolgimento degli eventi sportivi, a partire dal calcio e dalla Coppa Italia. Riaprono anche le sale giochi e i centri termali, così come i cinema e i teatri.

Nel dpcm vengono anche confermate tante disposizioni. A partire dall’obbligo di restare al proprio domicilio in caso di febbre sopra i 37,5 gradi. Rimane consentita l’attività motoria (mantenendo due metri di distanza) e la possibilità di svolgere attività ludiche nei parchi. Le manifestazioni restano autorizzate solamente in forma statica, così come non ci sono cambiamenti per lo svolgimento delle funzioni religiose, per la chiusura delle scuole, per le regole da seguire nei negozi e nei ristoranti e per l’apertura degli stabilimenti balneari. Rimane l’invito alle aziende di ricorrere il più possibile al lavoro agile. Infine, per i musei si conferma l’apertura tenendo conto delle dimensioni e dei flussi di visitatori per evitare gli assembramenti.

Il calcio e le competizioni sportive

La prima novità riguarda da vicino il mondo del calcio. Dal 12 giugno, infatti, gli eventi e le competizioni sportive ritenuti di interesse nazionale sono consentiti a porte chiuse, quindi senza la presenza del pubblico. Bisognerà rispettare i protocolli emanati dalle singole federazioni. Consentiti anche gli allenamenti degli atleti, sempre a porte chiuse. Dal 15 giugno è consentito anche lo svolgimento degli sport di contatto nelle Regioni che li ritengano compatibili con la situazione epidemiologica del loro territorio. Possono riaprire anche i comprensori sciistici, sempre su autorizzazione delle Regioni.

Riaprono le sale giochi e i centri termali

Dal 15 giugno riaprono anche le attività si sale giochi, sale scommesse e sale bingo, che si possono svolgere a seguito dell’individuazione di appositi protocolli o linee guida. Stesso discorso varrà per i centri benessere, i centri termali, i centri culturali e i centri sociali che potranno riaprire al pubblico su indicazione della singola Regione, compatibilmente con la situazione epidemiologica e seguendo anche in questo caso appositi protocolli.

La riapertura di teatri e cinema, ancora chiuse le discoteche

La riapertura di cinema e teatri era già prevista per il 15 giugno. Nel nuovo dpcm vengono fornite alcune specifiche. Per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, cinematografiche e da concerto, le attività si possono svolgere “con posti a sedere pre-assegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi”. Il numero massimo di spettatori è di mille all’aperto e 200 al chiuso. Restano, invece, sospesi gli eventi che comportano assembramenti. Sospese fino al 14 luglio, inoltre, le attività di discoteche e sale da ballo, sia all’aperto che al chiuso. Rimane il divieto anche per le fiere e i congressi. Le Regioni possono comunque stabilire una diversa data di ripresa di queste attività, oltre che un diverso numero massimo di spettatori per gli spettacoli in caso di diverse dimensioni e caratteristiche dei luoghi.

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