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Draghi spiega perché non si può fare la no fly zone sull’Ucraina come vuole Zelensky

Il premier ucraino Zelensky continua a chiedere lo “no fly zone” sull’Ucraina, ma il premier Draghi, rispondendo a una domanda di Fanpage.it, frena: “Non si può, entreremmo in guerra”.
A cura di Giacomo Andreoli
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"Zelensky chiede l'entrata delle forze Nato in Ucraina, con i nostri aerei nel loro spazio, ma non è possibile: significherebbe entrare in guerra". Il premier Mario Draghi risponde così in conferenza stampa a una domanda di Fanpage.it sull'operato dell'Ue per fermare la guerra in Ucraina. Secondo il presidente del Consiglio all'interno della Nato su questo punto ci sarebbe praticamente l'unanimità dei consensi, a partire dalla posizione degli Stati Uniti, ma ammette che "ci sono Paesi che vorrebbero un intervento più deciso".

Per il premier, quindi, come gli altri popoli europei "stanno aiutando l'Ucraina a difendersi e a difendere la propria democrazia: mentre lo facciamo difendiamo i nostri valori, i valori su cui è fondata l'Europa e la Repubblica italiana". Per questo motivo, l'invio di armi, così come l'applicazione di sanzioni, che ammette Draghi "sono anche dannose per noi", sarebbero "strumenti necessari per aiutare non solo Kiev, ma anche noi stessi, preservando i nostri valori fondanti".

Sollecitato sulla possibile contraddizione tra sforzarsi per favorire la pace e inviare materiale militare, quindi, il premier ricorda che è stato il Parlamento a votare una risoluzione, con un sì quasi unanime per cui ringrazia "anche il partito d'opposizione Fratelli d'Italia". Quindi assicura che "l'Unione sta facendo moltissimo".

L'Italia ha già inviato in Ucraina centinaia di missili Stinger antiaerei e missili Spike controcarro, oltre a migliaia di mitragliatrici Browning, mitragliatrici Mg e munizioni. La Nato si occupa del ponte aereo per trasferire le armi fino alla frontiera, poi le consegna con un convoglio terrestre. Tra soldi per l'invio di armi e costo della mobilitazione dei militari italiani nella Nato, il nostro Paese impegna così centinaia di milioni di euro per la guerra in Ucraina.

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