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“Dove sono finiti i soldi delle raccolte fondi della Lega Braccianti?”: cosa c’è di vero nelle accuse a Soumahoro

Aboubakar Soumahoro, candidato alla Camera dei Deputati con l’Alleanza rosso-verde ha raccolto centinaia di migliaia di euro in donazioni con la sua Lega Braccianti. Fanpage.it ha raccolto la denuncia di Sambarè Soumahila co fondatore dell’associazione: “Non ci ha mai fatto vedere come spendeva i soldi”.
A cura di Antonio Musella
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Aboubakar Soumahoro è il leader della Lega Braccianti ed è candidato alla Camera dei Deputati con l'Alleanza rosso-verde, composta da Sinistra Italiana e Verdi. Autore di libri, ospite fisso in diverse trasmissioni televisive, gira l'Italia portando il suo impegno sindacale tra le comunità di braccianti migranti impegnati in agricoltura, nei ghetti fatti di baracche che ospitano la manodopera che viene sfruttata dai caporali per 12 ore di lavoro al giorno per poche decine di euro. Da due anni a questa parte, da quando ha fondato la Lega Braccianti, Soumahoro ha promosso diverse raccolte fondi attraverso la piattaforma "GoFundMe", che hanno prodotto diverse centinaia di migliaia di euro di donazioni di persone da tutta Italia e dall'estero. Queste donazioni sarebbero servite principalmente per portare aiuti umanitari nei ghetti dei braccianti e per costruire manifestazioni. Fanpage.it ha però raccolto la denuncia dei due co fondatori della Lega Braccianti, che sostengono che i conti non sarebbero così chiari e che loro non avrebbero mai avuto accesso ai conti correnti, né avrebbero mai saputo come sono stati spesi i soldi delle donazioni.

Il co-fondatore della Lega Braccianti: "Gli abbiamo dato il cuore, l'ha buttato via"

Il ghetto di Torretta Antonacci, in provincia di Foggia, è stata una delle principali location dei video denuncia di Aboubakar Soumahoro sul suo profilo Instagram. Da qui lanciava gli appelli ai Ministri e al governo per riportare l'attenzione sulle condizioni di vita dei braccianti, quell'impegno che adesso si augura di portare in parlamento, a cominciare da una proposta di legge sulla filiera del cibo, per garantire diritti e compensi adeguati ai lavoratori e il rispetto delle regole etiche da parte dei datori di lavoro. Proprio a Torretta Antonacci vive da diversi anni Sambarè Soumahila, che insieme a Soumahoro ha co fondato la Lega Braccianti. "Quattro anni fa quando eravamo disperati per la condizione di vita nel ghetto, fui io a chiamare Aboubakar – spiega a Fanpage.it – insieme abbiamo fatto tante battaglie importanti, tante lotte". Sambarè compare in diverse manifestazioni della Lega Braccianti proprio accanto a Soumahoro, come durante la protesta di Villa Pamphili, nel giugno 2020, quando i due insieme ad altri si incatenarono all'estero della struttura per protesta contro il governo allora guidato da Giuseppe Conte. "Io ho fondato la Lega Braccianti, insieme ad Aboubakar ed insieme ad un altro mio collega, Alpha – racconta Soumahila – lui venne qui e si fece firmare delle carte per poter aprire un conto corrente a nome della Lega Braccianti, fino ad oggi io non so se su quel conto ci sono dei centesimi o ci sono miliardi, non l'ho mai visto, nonostante più volte abbia chiesto ad Aboubakar di poter vedere i movimenti sul conto". Una sola volta il leader della Lega Braccianti avrebbe fornito ai co fondatori un estratto dei movimenti del conto corrente.

Si tratta di un documento della Banca Intesa San Paolo, di cui Fanpage.it è entrata in possesso, che dimostra che su un conto corrente intestato direttamente ad Aboubakar Soumahoro c'è un saldo di 101 mila euro. Il documento però certifica solo i movimenti del conto tra marzo e maggio del 2020. "Poi più niente" ci dice Sambarè. Ma non è tutto. "Abbiamo avviato una raccolta fondi su GoFundMe per una campagna, "Portiamo cibo ma abbiamo fame", quei soldi servivano per portare cibo e generi di prima necessità nei ghetti" sottolinea Sambarè. Ad oggi su GoFundMe, quella raccolta fondi ha raggiunto la cifra di oltre 220 mila euro. "Noi abbiamo fatto 5-6 missioni nei ghetti, abbiamo portato olio, riso e generi di prima necessità, ma ogni missione sarà costata non più di 5-6 mila euro – spiega Sambarè – che fine hanno fatto il resto dei soldi? Noi non lo abbiamo mai saputo, noi ad Abou gli abbiamo dato il cuore qui a Torretta Antonacci, il cuore vivo, ma lui lo ha buttato via".

Anche Mamadou Balde, altro bracciante che vive a Torretta Antonacci, ci racconta i suoi trascorsi accanto a Soumahoro. "In tutte le manifestazioni che Abou ha fatto in Italia, io c'ero – ci racconta – ma io a lui l'ho sempre detto che, di quei soldi che raccoglieva, non arrivava niente qui al ghetto. Ho deciso di non seguirlo più, perché ho la mia dignità".

I numeri del bilancio e quelli dell'estratto conto

Davanti alla portata di queste denunce non c'è altra cosa da fare che chiedere spiegazioni direttamente ad Aboubakar Soumahoro, che resta in ogni caso un punto di riferimento delle battaglie per i diritti sociali in Italia. "Quello che ti posso dire è che Sambarè non fa più parte della Lega Braccianti, lui li ha visti i conti non so perché dice di non averli visti e poi ci sono i bilanci, il bilancio c'è se volete ve lo posso fornire" questa la replica di Soumahoro raggiunto al telefono da Fanpage.it. Dopo diverse settimane di attesa, Aboubakar Soumahoro ci ha inviato il bilancio 2020 della Lega Braccianti.

Dal documento contabile si evince che i quasi 200 mila euro entrati nella casse della Lega Braccianti vengono principalmente dalla campagna "Portiamo cibo ma abbiamo fame". Nel bilancio si legge che circa 50 mila euro sono avanzati e sono stati portati all'esercizio 2021, mentre 120 mila euro sono stati spesi in generi di prima necessità e prodotti di consumo, infine altri 42 mila euro sono stati spesi genericamente in servizi. Dalla relazione dell'esercizio si legge che i soldi sono stati spesi per le missioni nei ghetti dei braccianti in diverse regioni d'Italia. Nell'unico estratto conto che Sambarè Soumahila ha detto di aver ricevuto da Soumahoro, ci sono però la maggior parte delle spese effettuate per le missioni umanitarie nei ghetti dei braccianti. L'estratto infatti mostra i movimenti del conto corrente tra marzo e maggio 2020, periodo in cui si sono svolte 5 delle 7 missioni complessive che Lega Braccianti ha effettuato quell'anno, come sostiene Sambarè Soumahila che a quelle missioni vi ha preso parte. Dall'estratto conto si possono evincere le spese per le missioni di Torretta Antonacci, Borgo Mezzanone, Rosarno, Venosa e Mondragone, per un totale di poco più di 38 mila euro. A bilancio però, a questa voce, ci sono spese per 120 mila euro.

Aboubakar Soumahoro non ha ritenuto necessario aggiungere niente altro oltre ai numeri del bilancio. Essendo un'associazione di promozione sociale, la legge consente la compilazione di un rendiconto generico. Intanto Sambarè Soumahila e Alpha Bary, co fondatori della Lega Braccianti, attraverso un loro legale hanno chiesto la revoca della delega per la gestione del conto corrente a Soumahoro.

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