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Dimissioni Montaruli, tra Fdi e Forza Italia volano gli stracci: “Mulè ha preso uno schiaffo morale”

Le dimissioni di Augusta Montaruli hanno causato smottamenti all’interno del centrodestra. Fonti di Fdi attaccano il deputato forzista Mulè: “Pensava di metterci in difficoltà con le sue provocazioni: invece ha preso uno schiaffo morale dalla Montaruli”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Volano gli stracci nel centrodestra. Le tensioni all'interno della maggioranza tra Fratelli d'Italia e Forza Italia non riguardano solo il decreto del governo che blocca la cessione del credito e lo sconto in fattura per tutti i nuovi interventi edilizi, ma sono legate anche alle dimissioni della sottosegretaria di Fdi Augusta Montaruli, arrivate dopo la condanna definitiva per peculato a un anno e sei mesi per uso improprio dei fondi dei gruppi in Piemonte.

Dopo la notizia del passo indietro di Montaruli, fedelissima di Giorgia Meloni, fonti autorevoli di Fratelli d'Italia rilasciano un commento al veleno alle agenzie di stampa: "Mulè pensava di metterci in difficoltà con le sue provocazioni: invece ha preso uno schiaffo morale dalla Montaruli la cui impronta gli manterrà la faccia ben più rossa di quanto rubiconda già sia. Che provocatorie insinuazioni vengano da un personaggio come Mulè, che di pregiudicati eccellenti nel suo partito ne vanta più di uno, è intollerabile". Il riferimento è al berlusconiano Giorgio Mulè, deputato di FI e vicepresidente della Camera, che ieri mattina aveva detto a Rainews24: "Montaruli o il suo partito devono trarre le conseguenze e capire cosa fare, nel suo caso c'è una condanna definitiva, si deve valutare se mette in imbarazzo il governo".
Le parole di Mulè, secondo le stesse fonti, hanno causato "non poco subbuglio in ambienti di FI, visto che anche Berlusconi è un condannato in via definitiva e ciò nonostante resta il deus ex machina degli azzurri". Senza contare, hanno aggiunto, "che la vicenda Rimborsopoli in Piemonte, ha toccato punti drammatici con il suicidio dell'ex assessore regionale Angelo Burzi, tra i fondatori di Forza Italia nella Regione". 

A stretto giro è arrivata la replica del parlamentare azzurro: "Leggo su tutte le agenzie di stampa frasi che mi riguardano con il ricorso a espressioni gravi e grevi attribuite a ‘fonti autorevoli di Fratelli d'Italia'. Non c'è risposta alcuna da dare per il semplice fatto che tutta la costruzione delle invettive anonime si basa su fatti mai avvenuti. Poiché ritengo impossibile che queste espressioni siano da attribuire a ‘fonti autorevoli' mi vedo costretto a sollecitare gli autorevoli esponenti di Fratelli d'Italia a prendere immediatamente le distanze da queste gravissime, velenose e calunniose affermazioni al limite della minaccia. Ove ciò non avvenisse – ma lo escludo – mi appello ai giornalisti affinché rivelino l'identità di queste ‘fonti autorevoli' facendole uscire da un anonimato che sa solo di viltà", ha dichiarato.

Ma da Fratelli d'Italia non è arrivata alcuna smentita ufficiale sull'attacco al deputato. Il direttivo del partito di Meloni in serata non rivendica quanto diffuso dalle agenzie, ma non prende le distanze dal contenuto: "Anche Fdi non risponde agli anonimi e se avesse dovuto rispondere a Mulè lo avrebbe fatto di persona e non attraverso le agenzie". Un modo per dire che quanto fatto trapelare da ‘fonti autorevoli' non è la linea ufficiale, ma tra i due partiti restano le ostilità.

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