Di Pietro: “Via il mio nome dal simbolo Idv” e apre a De Magistris
Antonio Di Pietro ha chiamato a raccolta i suoi uomini oggi a Roma in occasione dell'assemblea nazionale dell'Italia dei Valori dove ha invitato i militanti a rimboccarsi le maniche, promettendo il rinnovamento del partito dopo gli scandali dei mesi scorsi. Un rinnovamento che partirà già dal simbolo con l'addio al nome Di Pietro in bella mostra perché "è necessario spersonalizzare il partito", e proseguirà con un congresso nazionale a settembre al posto della tradizionale festa di Vasto. Durante il congresso, ha giurato Di Pietro, "rimetterò il mio mandato" con le dimissioni formali che avvieranno il rinnovamento del partito con "un nuovo statuto e nuovi organi di garanzia". "Non vi preoccupate non vado via, ma è l'ora della maturità, siamo diventati adulti" ha detto l'ex magistrato ai suoi.
Idv da sola o con gli arancioni di De Magistris – Per quanto riguarda le elezioni politiche e le alleanze invece la partita è quasi chiusa. "Se gli altri non ci mettono nome, faccia e firme" per costruire un'alternativa a Monti "noi andremo da soli", ha spiegato il leader dell'Idv riferendosi al Pd e a Sel. "Noi non siamo disposti a piegarci a logiche di poltrona, non sto dicendo addio all'alleanza con il Pd, ma prendo atto che se questo è quel che vuole, allora il centrosinistra è estinto" ha tuonato Di Pietro invitando più volte Bersani "a ripensarci", su eventuali intese con i moderati e sull'agenda Monti. Ad ogni modo sulle alleanze la parola fine arriverà il 27 dicembre con la riunione dell'esecutivo nazionale dell'Idv ma per ora "L'unica cosa certa è che l'Idv ci sarà a queste elezioni soli o ben accompagnati, ma ben accompagnati". L'intenzione in sostanza è di andare alle urne insieme ad una "lista civica nazionale composta da quelle forze politiche, movimenti, associazioni e risorse del paese che non si ritrovano nell'agenda Monti" in primis il Movimento Arancione del sindaco di Napoli Luigi De Magistris.