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Denunciati due militanti di Forza Nuova per l’aggressione al comizio di Matteo Salvini a Cremona

Due militanti del partito di destra radicale Forza Nuova sono stati denunciati per aver aggredito, durante il comizio di Matteo Salvini a Cremona, il giovane che aveva alzato al cielo un drappo con su scritto “ama il prossimo tuo”. Infatti il ragazzo era stato prima insultato verbalmente e poi picchiato fisicamente da 3 persone.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Quasi tre settimane dopo i fatti è arrivato, dalla Digos di Cremona, il deferimento in stato di libertà per due militanti di Forza Nuova. I due sarebbero colpevoli dell'aggressione avvenuta ai danni di un ragazzo durante il comizio di Matteo Salvini che si è tenuto il 3 giugno proprio nella provincia lombarda. Il giovane aveva alzato al cielo, tenendolo con entrambe le mani, un drappo di tessuto con su scritto "ama il prossimo tuo" ed era stato strattonato e colpito da pugni e schiaffi al volto e al fondoschiena da due persone, con una terza che si era aggiunta in un secondo momento. Il ragazzo era stato poi tratto in salvo da agenti in borghese che lo avevano portato via dalla folla. Nonostante il giovane di ventisei anni avesse detto da subito alla Digos di non aver riportato lesioni e di non voler formalizzare una querela, le indagini sono andate avanti anche grazie ad un video consegnato da un testimone. Questa mattina è arrivata la denuncia per violenza privata a B. G. di 19 anni e B. M. A. che ne ha 43, mentre si cerca ancora il terzo aggressore.

Il ragazzo pestato a Cremona mentre Salvini lo deride

Era il 3 giugno quando il ragazzo, che partecipa attivamente alle iniziative di un oratorio cremonese, è stato attaccato dai sostenitori di Matteo Salvini, che, quando lo hanno visto esporre quella sciarpa, nonostante contenesse una evidente citazione evangelica, hanno reagito subito male, gridando "abbassa quel cazzo di scritta" o "quel pezzo di carta igienica". Poi i tentativi di strappargli dalle mani il drappo e infine la violenta aggressione da parte degli attivisti di Forza Nuova. In tutto ciò il ministro dell'Interno, accortosi del movimento in mezzo alla piazza, anziché difendere il giovane ventiseienne lo ha deriso dal palco: "Lasciatelo da solo poverino, un applauso al comunista".

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