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Lettera alla De Micheli su strisce blu gratis per i disabili: “Sblocchi la norma”

Il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, rinvia la decisione su una norma che permetta, in tutta Italia, alle persone disabili di parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu. De Micheli dice di non voler scavalcare i comuni, ma per Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, questa mancata scelta rappresenta “un segnale dell’immobilismo del Paese”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Niente strisce blu gratuite in tutta Italia per le persone disabili. La proposta viene portata avanti ormai da più di un anno, ma è stata più volte bloccata in sede parlamentare. E ora è arrivata una conferma dalle parole del ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, che in audizione in commissione alla Camera ha preferito rinviare la decisione ai sindaci o al Parlamento. La battaglia per le strisce blu gratuite per le persone disabili viene portata avanti soprattutto da Cittadinanzattiva e da Uildm-Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, che lamentano l’ennesimo rinvio da parte del governo sul tema, nonostante peraltro ci sia larga condivisione di questa norma sia in Parlamento che tra gli stessi comuni a cui il ministro rinvia ogni decisione.

La proposta di legge, che poi è stata anche trasformata in un emendamento – bocciato – al decreto Cura Italia, prevede che i cittadini disabili possano utilizzare gratuitamente le strisce blu nel caso in cui i posti a loro riservati siano occupati. “Non ho nessuna intenzione di scavalcare i sindaci”, ha risposto in audizione De Micheli, pur dicendosi d’accordo sulla proposta. Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, contattato da Fanpage.it si chiede come sia possibile che il ministro non si prenda la responsabilità “di una norma di civiltà con un consenso così ampio, anche da parte dei comuni”. L’idea che ha dato De Micheli è quella di “una politica che non decide o a cui non interessano i bisogni delle persone”. Gaudioso spiega che non c’è neanche “un motivo” che spinge il governo a bloccare questa norma: “Probabilmente non è tra le sue priorità, non è tra i dossier sul tavolo. Se dovessi essere davvero cattivo, direi che forse è perché non c’è una lobby a cui interessa particolarmente la questione che sostiene la proposta”.

La proposta di legge per le strisce blu gratis per disabili

L’iniziativa è partita più di un anno fa su spinta di Cittadinanzattiva e Uildm: una proposta che ha raccolto un ampio consenso ed è stata presentata alla Camera con firmatari di tutti i partiti. Il testo, racconta Gaudioso, è stato incardinato in commissione Trasporti alla Camera, ricevendo il supporto anche del vicepresidente dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani. La proposta è poi confluita nella riforma del codice della strada, che è però arenato in Parlamento da mesi. “Nel nostro Paese – sottolinea il segretario di Cittadinanzattiva – nonostante le sentenze della Cassazione che dicono che fare multe ai disabili che parcheggiano sulle strisce blu sia illegittimo, c’è ancora una netta divisione: in parte d’Italia i Comuni non prevedono il pagamento sulle strisce blu, altri le fanno pagare”.

L’obiettivo della proposta è quindi quello di uniformare l’Italia, non facendo pagare il parcheggio su strisce blu ai disabili. Il testo è stato riproposto in più provvedimenti, come la legge di Bilancio e ora il Decreto Cura Italia: “In tutte le norme c’è qualche parlamentare che lo propone, nel Cura Italia lo ha firmato Salvini insieme a tutti i parlamentari della Lega, ma anche in questo caso non è passato”.

Strisce blu gratis per disabili, che fine farà la proposta

La battaglia verrà comunque portata avanti, anche in Parlamento. E potrebbe essere inserita nuovamente, attraverso un emendamento, nel decreto maggio di prossima approvazione in Consiglio dei ministri. “Noi torneremo alla carica immediatamente, in ogni singola occasione. Tutte le volte ci dovete dire no e dire il perché. Il problema è che non c’è mai un perché”, spiega ancora Gaudioso. Lo spirito di questa battaglia è semplice: “Se tu vuoi dare una mano ai comuni non devi dargliela dando loro la possibilità di fare la cresta sui parcheggi per disabili”.

D’altronde una buona fetta dei comuni italiana prevede già esplicitamente la gratuità delle strisce blu per i disabili, ma al momento la situazione è ancora a macchia di leopardo, “non essendoci una norma nazionale”. La Cassazione ha più volte dato ragione a chi ha fatto ricorso per farsi togliere una multa, ma chiaramente non basta. “Ci sarebbe bisogno dell’umanizza Italia, oltre che dello sblocca o del cura Italia”, prosegue Gaudioso sostenendo che si tratta di una norma banale ma che darebbe un “segnale di un’Italia che cambia”. Quanto avvenuto in questi giorni, secondo Gaudioso, dimostra “l’immobilismo del governo e in questo caso del ministro” di fronte a un tema su cui c’è ampia condivisione e basterebbe poco per approvare la norma: “È un segnale dell’immobilismo del Paese, che ci fa paura in questo momento”.

In quali Comuni si paga (e in quali no) il parcheggio sulle strisce blu per i disabili
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