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Riforma del codice della strada: cosa cambierà per multe, limiti di velocità e nuovi divieti

La riforma del codice della strada torna in discussione alla Camera dei deputati (con un rinvio di una settimana) dopo lo stop di alcuni mesi: da luglio, infatti, l’iter del provvedimento si era bloccato. Andiamo a vedere quali sono le principali novità già inserite nel testo e quali, invece, potrebbero essere introdotte durante l’esame in Aula.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo mesi di stop si riparte. Anche se al rallentatore. La riforma del codice della strada torna in discussione alla Camera, dopo lo stop arrivato a luglio in seguito alle perplessità espresse dalla Ragioneria dello Stato sulla sostenibilità del provvedimento e alla caduta del primo governo Conte con il conseguente cambio di maggioranza. La discussione dei 23 disegni di legge, accorpati in un unico testo, doveva riprendere oggi, ma in realtà si è deciso di far slittare tutto di una settimana per i problemi sollevati dalla Ragioneria dello Stato non ancora risolti. La riforma del codice della strada prevede alcune importanti novità, alcune già inserite nel testo e altre invece che potrebbero essere introdotte durante la discussione a Montecitorio. Come il limite di velocità da innalzare a 150 km/h su alcuni tratti autostradali. Dovrebbe inoltre arrivare il divieto di fumo per chi guida e, allo stesso tempo, si prevedono pene più severe per chi utilizza il telefono alla guida.

In autostrada possibile limite a 150 km/h

Una delle novità del codice della strada potrebbe essere quella di innalzare i limiti di velocità a 150 orari su alcuni tratti autostradali. L’emendamento che chiede una modifica in tal senso è stato riproposto dalla Lega, come ricorda il Corriere della Sera, però governo e maggioranza sembrano essere contrari. Tra le novità sul traffico ce n’è anche una riguardante i semafori: la luce gialla deve avere una durata minima di tre secondi. E per rallentare il traffico in alcune zone potrebbero anche essere adottati “sistemi di rallentamento della velocità costituti da elementi di moderazione del traffico”. Si tratta, per esempio, di bande a effetto ottico, acustico o vibratorio, innalzamento della pavimentazione, chicane e restringimenti della carreggiata.

Il divieto di fumo e di usare il telefono alla guida

Un’altra novità riguarda il fumo in auto, che dovrebbe essere proibito. C’è poi il divieto di utilizzare smartphone, computer e tablet mentre si guida che verrebbe rafforzato da multe molto più severe: ora vanno dai 165 ai 661 euro, passerebbero a un minimo di 422 euro fino a un massimo di 1.697. Non solo, perché si prevede anche la sospensione della patente da sette giorni a due mesi e si sta addirittura pensando di arrivare al ritiro. Inoltre, in caso di reiterazione – entro due anni – del comportamento illecito, la multa sale e può andare da 644 a 2.588 euro, con ben dieci punti (e non più cinque) da levare dalla patente. Sempre in tema di multe, nel caso in cui il passeggero viaggi senza cintura di sicurezza si prevederà una multa per il guidatore.

Le novità su parcheggi e parcheggi rosa

Novità anche per le donne in gravidanza o con bambini di massimo due anni: per loro arriveranno i parcheggi rosa. Che esistono già in alcune città italiane, ma potrebbero diventare uno standard su tutto il territorio nazionale. Si prevede, invece, il taglio di due punti dalla patente per la sosta e il parcheggio in spazi di ricarica dei veicoli elettrici. Altra novità in tema di parcheggi riguarda i veicoli di servizio di persone con disabilità che non pagheranno più la sosta.

Codice della strada, cosa cambia per bici e pedoni

Molte le novità per le biciclette: nasce, ad esempio, la strada ad alta intensità ciclistica, così come la cosiddetta strada 30, in cui il limite è fissato a 30 km/h. In entrambe queste strade le bici possono circolare a doppio senso di marcia. Si pensa anche all’introduzione dell’obbligo di creare strutture porta-bici sugli autobus pubblici. Un’altra ipotesi allo studio è quella della casa avanzata, ovvero una linea di arresto per i ciclisti avanzata rispetto a quella degli altri veicoli. Potrebbe nascere anche la zona scolastica, un’area vicina a scuole e asili nella quale i comuni potrebbero imporre il limite dei 30 km/h, oltre ad altri provvedimenti. Infine, passando ai pedoni, potrebbe essere resa obbligatoria una apposita segnaletica luminosa in corrispondenza degli attraversamenti.

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