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Dal 15 maggio si torna in piscina: cosa riapre oggi e quali saranno le prossime attività a ripartire

Da oggi, sabato 15 maggio, possono riaprire le piscine all’aperto in zona gialla. Per le piscine al chiuso si dovrà invece aspettare il 1° giugno (quando riceveranno il via libera anche le palestre) come previsto dall’ultimo decreto del governo sulle riaperture. Tuttavia le Regioni e i partiti chiedono di rivedere il calendario della ripartenza e anticipare qualche data.
A cura di Annalisa Girardi
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Oggi, sabato 15 maggio, riaprono le piscine all'aperto come stabilito dal governo nel decreto sulle riaperture. Potranno riaprire solamente quelle in zona gialla e dovranno rispettare una serie di misure anti-contagio. Per le piscine al coperto, invece, bisognerà aspettare ancora: la data fissata nell'ultimo provvedimento è quella del 1° giugno, quando avranno il via libera anche le palestre, anche se le Regioni e diverse forze politiche, in primis quelle di centrodestra, chiedono di anticipare il calendario delle riaperture.

Il governo nel decreto di aprile ha disposto una road map per le riaperture, indicando le date in cui (sempre tenendo conto dell'andamento della situazione epidemiologica) potranno riaprire i battenti le attività che rimangono chiuse a causa delle restrizioni per il contenimento del virus. Sempre in zona gialla, si intende. La prima tappa, dopo le prime riaperture lo scorso 26 aprile, era proprio quella del 15 maggio, con il via libera alle piscine all'aperto. Da oggi riaprono quindi le piscine: in vasca tutti dovranno mantenere le distanza dalle altre persone e si dovranno calcolare circa 7 metri quadri a testa. Fuori dall'acqua, invece, per ogni ombrellone e sedia sdraio dovranno invece essere calcolati 10 metri quadri.

Non si tratta dell'unica novità in vigore a partire da oggi. Da sabato 15 maggio il Green Pass del governo, che serve per spostarsi in Regioni di colore diverso, potrà infatti essere utilizzato anche dai turisti stranieri che arrivano in Italia. Oggi infatti scade anche la misura che imponeva una quarantena di cinque giorni per chi entrava nel nostro Paese provenendo da uno Stato dell'Ue, dal Regno Unito o da Israele: questa misura non è stata rinnovata e da domani non servirà più rispettarla.

Come abbiamo detto, nonostante un calendario per le riaperture sia già stato preparato, il governo sta ricevendo diverse pressioni per rivederlo e anticipare la ripartenza, dal momento che i dati epidemiologici continuano ad essere buoni. Lunedì 17 maggio è previsto l'incontro della cabina di regia che dovrà decidere in primis in merito allo spostamento del coprifuoco, per poi valutare se accelerare la ripartenza.

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