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Covid-19, Von der Leyen: “Riusciremo a vaccinare il 70% della popolazione entro l’estate”

In una lunga intervista a Repubblica, Ursula Von der Leyen ha parlato del nuovo green pass, non ha chiuso le porte al vaccino russo Sputnik, ma soprattutto ha attaccato AstraZeneca per il taglio delle dosi rispetto ai contratti: “Abbiamo messo in mora l’azienda con una lettera”, ha annunciato la presidente della Commissione europea. La fiducia resta: “Riusciremo a vaccinare il 70% della popolazione europea entro l’estate”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Ursula Von der Leyen è sicura: entro l'estate la parte peggiore di questo incubo sarà finita. La presidente della Commissione europea conferma testardamente la sua previsione, che ripete come un mantra da settimane: si può vaccinare il 70% della popolazione entro l'estate (o meglio, si deve). Anche se, dopo il nuovo via libera dell'Ema al vaccino AstraZeneca, il problema è diventato la disputa aperta con la stessa azienda anglosvedese che, come ha detto la stessa Von der Leyen qualche giorno fa, non solo non rispetta le consegne delle dosi di vaccino previste dal contratto, ma ha tagliato nettamente quelle del prossimo trimestre: tra aprile e giugno AstraZeneca dovrebbe consegnare 180 milioni di dosi, ma ha annunciato che ne arriveranno 70.

La presidente della Commissione europea, in una lunga intervista a Repubblica, ha parlato di tutti questi temi: la sicurezza di AstraZeneca e le consegne delle dosi, ma anche il green pass lanciato qualche giorno fa e il vaccino russo Sputnik. "Ora siamo concentrati a fare di tutto per ridurre la diffusione del virus aumentando e stabilizzando le forniture dei vaccini – ha spiegato Von der Leyen – siamo ancora in una situazione molto preoccupante tra varianti e terza ondata", aggiungendo che "giudicheremo la crisi quando la avremo superata". Però, Von der Leyen è convinta che "solo insieme saremo capaci di uscire dalla pandemia e da questa profonda crisi, come abbiamo dimostrato in primavera quando con il Next Generation Eu abbiamo trovato un approccio comune sul versante economico". Quando abbiamo negoziato "i contratti con aziende che avevano richieste da tutto il mondo, a farlo eravamo 450 milioni di europei, nessun Paese da solo avrebbe ottenuto un portafoglio di vaccini tanto vasto". Se alcuni avessero avuto i vaccini e altri no sarebbe stato "devastante per l'unità europea e avrebbe distrutto il mercato unico".

Von der Leyen ha rassicurato i cittadini sul vaccino di AstraZeneca: "In Europa abbiamo immunizzato 7 milioni di persone con AstraZeneca con risultati molto buoni, iniziamo a vedere l'effetto del vaccino ed è stato molto importante che l'Ema abbia preso il tempo necessario per analizzare in profondità tutti i dati per arrivare alla conclusione che è sicuro ed efficace". Mentre sulla questione della reciprocità dell'importazione ed esportazione delle dosi di vaccino, la presidente ha puntualizzato: "Nel contratto con AstraZeneca è previsto che l'azienda consegni all'Unione sia dagli impianti europei sia da quelli britannici, ma finora non abbiamo ricevuto nessuna fornitura da parte loro mentre la produzione europea di AstraZeneca ha lasciato la Ue verso il Regno Unito". E poi ha annunciato: "Abbiamo mandato ieri una lettera di messa in mora ad AstraZeneca, perché vogliamo attivare un processo strutturato di soluzione delle dispute". Nessuna chiusura rispetto al vaccino russo Sputnik: "Un buon vaccino non ha nazionalità, però deve dimostrarsi efficace e sicuro per superare l'esame dell'Ema".

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