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Scuola, Azzolina: “Esame di maturità potrebbe variare in base al programma realmente svolto”

In un’intervista la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dato alcune anticipazioni sulle possibili modifiche all’esame di maturità, che potrebbe variare da classe a classe: “Devo tutelare gli studenti rispetto agli apprendimenti degli ultimi mesi però l’esame di stato riguarda il percorso di 5 anni”, aggiungendo che “quella parte di programma da febbraio a giugno deve essere reale”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Tanti ministri europei guardano all'Italia come ad un esempio. Perché noi siamo partiti subito con la didattica a distanza". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso della trasmissione ‘Tutti in classe' a Rai Radio1, parlando dei contatti di questi giorni con diversi ministri dell'Unione Europea.

"Quando mi sono resa conto di non avere la certezza matematica della giornata in cui finalmente avremmo sentito di nuovo suonare la campanella delle scuole – ha spiegato – ho pensato che non avevamo alternative e la didattica a distanza era l'unico modo per stare vicino ai nostri studenti. E questo – ha affermato – i ministri europei l'hanno molto apprezzato e ci chiedono come stiamo facendo, quali sono le nostre difficoltà, come stiamo provando a superarle. Ed è utile".

"Sulla didattica a distanza ci siamo attivati immediatamente – ha ribadito la ministra – alcune realtà erano già avanzate, altre realtà erano più deboli e al problema abbiamo cercato di dare delle risposte, anche con gemellaggi. Ma ma non c'è una differenza tra Nord e Sud, è una situazione che va a macchia di leopardo".

"È una minima parte" quella degli insegnanti che in questa fase non si rimboccano le maniche. "Parlo come docente, a quella minima parte chiedo, come si fa a dire ‘non mi compete per contratto'? Io non lascerei mai i miei studenti per ragioni di contratto, questa e' una situazione di emergenza planetaria. Io sono certa – ha sostenuto – che si tratta di una minima parte perché sto ricevendo tantissimi messaggi da insegnanti, anche da chi a 60 anni neanche sapeva accendere un pc e ora ci prova con rinnovato entusiasmo. Tanti docenti dicono che non sapevano come si faceva e ora si stanno rimboccando le maniche. Io apprezzo lo sforzo che si sta facendo, e mi preoccupo per quella fetta, minoritaria che non si rimbocca le maniche". 

In vista della maturità ogni scuola, ogni classe, si regolerà in alcuni casi sul programma effettivamente svolto. "Stiamo pensando a possibili soluzioni relative al momento in cui si ritornerà a scuola, se si ritornerà chiaramente. Devo tenere in considerazione cosa gli studenti hanno fatto in questo periodo di didattica a distanza. Ci stiamo riflettendo, abbiamo già in mente possibili soluzioni che garantiscano agli studenti di fare un esame serio, lo stanno chiedendo tutti ed giusto che non passi l'esame di Stato 2020 come quello in cui in cui si perda il sapore dell'esame di Stato stesso. Devo tutelare gli studenti rispetto agli apprendimenti degli ultimi mesi però l'esame di stato riguarda il percorso di 5 anni". Certo "quella parte di programma da febbraio a giugno deve essere reale".

Azzolina ha anche annunciato che verrà predisposto un sostegno psicologico anche per gli studenti, che molto probabilmente non rientreranno a scuola il prossimo 3 aprile. "L'ho voluto immediatamente. Sin dal primo giorno abbiamo creato dei gruppi, delle task force regionali, con la presenza dello psicologo, che serve".

"I ragazzi sono adolescenti o bambini – ha sottolineato – e hanno bisogno di adulti, che stanno soffrendo non meno di loro ma sono necessari perché il rischio sarebbe l'abbandono totale. Insieme alle famiglie che ringrazio perché stanno facendo tantissimo. Famiglie e insegnanti sono la base per ragazzi che hanno perso tutte le loro certezze".

Alla domanda su quando arriveranno gli 85 milioni di finanziamento previsti per le scuole Azzolina ha risposto così: "Il monitoraggio" sulle scuole e sulla didattica a distanza "che ho voluto, serve proprio per capire come distribuire quei soldi sulla base di chi ha più bisogno, di chi non ha niente. E proprio in questi giorni firmerò il decreto con cui andremo a utilizzare di fatto gli 85 milioni di euro". 

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