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Elezioni politiche 2022

Conte: “Il campo largo va da Calenda a Brunetta, noi siamo altro”

Giuseppe Conte in un post su Facebook lancia le sue proposte per i giovani, in vista del voto del 25 settembre: incentivi per assunzioni per gli under 36, salario minimo legale, stop a stage gratis.
A cura di Annalisa Cangemi
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In un nuovo post su Facebook il leader del M5s Giuseppe Conte ribadisce il suo piano per le elezioni del 25 settembre: formare un "campo giusto", ben diverso dal "campo largo" proposto dal segretario del Pd Enrico Letta. "Il ‘campo largo' va da Calenda, che non esce dalle Ztl e dai salotti buoni nemmeno per sbaglio, a Brunetta che insulta i lavoratori nei suoi comizi – fino a Renzi che raccoglie le firme per smantellare i sostegni contro la povertà. Noi siamo altro, non mettiamo la polvere sotto il tappeto", ha scritto in un post su Facebook, chiarendo la sua idea di "terzo polo", alternativo al centrodestra ma anche al Pd.

Per il presidente del M5s serve un piano per i giovani, che si basi soprattutto su lavoro e salario minimo: "A questa generazione dobbiamo risposte, un piano giovani che rafforzi il percorso fatto dai miei governi. Bisogna insistere sulle misure come gli incentivi per le assunzioni stabili per gli under 36 (in 1 anno ne abbiamo garantite 230mila); salario minimo legale per alzare subito gli stipendi; taglio delle tasse per rendere più pesanti le buste paga; stop a contratti da 1 giorno o 1 settimana e a tirocini/stage gratis; garanzie sui mutui e aiuti sui figli ancor più pesanti ed estesi di quelli che noi abbiamo introdotto per primi; la certezza di una pensione di garanzia per chi ha alle spalle una vita precaria", scrive nel post su Facebook, rilanciando il video di una ragazza di 25 anni che – in lacrime – racconta su TikTok le difficoltà di chi, pur avendo come lei un lavoro, non riesce ad affrontare nemmeno una piccola spesa imprevista.

"Queste lacrime – aggiunge Conte – sono la disperazione, la rabbia, la frustrazione di un'intera generazione. Tanti sacrifici, studio, gavetta e poi tante difficoltà per pagare una bolletta o il dentista. Figuriamoci per comprare una casa e sentirsi indipendenti". E promette: "Rispondiamo a questo urlo generazionale: il futuro dell'Italia è loro, non di chi tenta di riciclarsi legislatura dopo legislatura nei palazzi".

Conte punta poi il dito contro Giorgia Meloni, la quale "propone di multare i giovani se non accettano un lavoro qualsiasi, anche sottopagato e precario, quasi fossero dei fannulloni a priori". 

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