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Conte: “Alzare il tetto del contante a 10mila euro favorisce corrotti ed evasori”

Cosa pensano Pd e M5s della proposta di alzare il tetto al contante fino a 10mila euro, annunciata dal governo Meloni.
A cura di Annalisa Cangemi
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Uno dei primi provvedimenti del governo sarà alzare il tetto al contante, dagli attuali 2mila euro fino a 10mila. Una misura dalla forte connotazione ideologica, con cui il governo di centrodestra vuole dare un segnale al suo elettorato e imprimere una svolta. La presidente del Consiglio ha annunciato ieri in Aula che la novità sarà introdotta a breve, su spinta soprattutto della Lega, che ieri ha presentato una proposta di legge, a prima firma del deputato Alberto Bagnai.

Secondo Meloni non ci sarebbe alcun legame tra il tetto del contante e l'evasione fiscale. E anzi questo limite penalizzerebbe i più poveri. La premier, durante la replica al Senato per il voto di fiducia, ha confermato le intenzioni della sua maggioranza, citando anche parole di un ex ministro dell'Economia del Pd, Pier Carlo Padoan: "Ci sono Paesi in cui il limite non c'è e l'evasione fiscale è bassissima".

Le opposizioni hanno criticato quest'approccio, a partire da Pd e M5s. Chi attacca questa proposta parte da uno studio di Bankitalia che collega l'uso del contante all'economia sommersa. Si tratta di uno studio della Uif, l'unità di informazione finanziaria presso la Banca d'Italia che si occupa di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.

Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, ha bocciato la proposta: "È in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l'uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all'economia sommersa".

"Con la fatturazione abbiamo portato il Paese verso il futuro. Ora, all'improvviso si torna indietro" alzando il tetto del contante come chiesto dal centrodestra e "permettendo di avere pagamenti non tracciati. È evidente che stai strizzando l'occhio agli evasori, al nero, al sommerso e purtroppo anche alla criminalità organizzata", ha commentato il senatore e responsabile enti locali del Pd, Francesco Boccia, a Radio Immagina.

Secondo Giuseppe Conte invece alzare il tetto del contante è sbagliato, "perché girare con valigette piene di contante non risponde alle necessità dei cittadini, ma corrisponde piuttosto alle tentazioni di corrotti ed evasori. E allora si comprende meglio il motto del governo, che non è più non disturbare chi ha voglia di fare, bensì non disturbare chi ha voglia di dedicarsi al malaffare".

Per Forza Italia comunque il provvedimento non è una priorità del governo "e lo dimostra il fatto che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso programmatico non ne ha fatto menzione. Successivamente, in sede di replica, ha semplicemente risposto alla sollecitazione di una richiesta giunta dall'opposizione sulla proposta di legge della Lega", ha detto il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (Fi), a L'Aria che tira su La7. "Di tetto al contante se ne parlerà nella legge di stabilità per il 2023, al prossimo consiglio dei ministri i temi principali saranno bollette, caro prezzi e inflazione".

Il governatore del Veneto Luca Zaia (Lega), ha detto invece che l'aumento del tetto per l'uso del denaro contante ipotizzata dal governo "è musica". "Questo – ha aggiunto – dimostra che questo governo ha un approccio diverso, che non considera ladri tutti quelli che vanno a fare la spesa. In una regione come il Veneto, in cui abbiamo 73 milioni di presenze turistiche e il 66% di questi sono stranieri, è difficile spiegare ai nostri ospiti stranieri che oltre una certa cifra non possono pagare in contanti. Se l'evasione fiscale la controlliamo con il tetto di spesa in contanti vuol dire che siamo messi male, gli evasori che è bene controllare sono altri". 

Cosa ha detto Meloni sull'innalzamento del tetto del contante

Ecco il passaggio del discorso pronunciato ieri da Meloni, relativo al tetto del contante:

Lo dirò con chiarezza: non c'è correlazione tra intensità del limite del contante e diffusione dell'economia sommersa. "Ci sono Paesi in cui il limite non c'è e l'evasione fiscale è bassissima". Non siete d'accordo? No. Sono parole di Pier Carlo Padoan, ministro dell'economia del governo Renzi e del governo Gentiloni, governi PD. Sono parole di Pier Carlo Padoan, sostenuto dal Partito Democratico e io sono d'accordo con il ministro del PD, Pier Carlo Padoan. Anche perché, signori, vi dico altre due cose. Dico due cose, una di concorrenza e una tecnica: strumenti di questo genere, in un mercato come quello europeo, funzionano se sono uguali per tutti. La nostra economia europea di riferimento, la Germania, non ha un tetto al contante. L'Austria, che confina con noi, non ha un tetto al contante. In questo schema noi rischiamo di non favorire la nostra competitività. Dopodiché, c'è un tema tecnico, che è il seguente: l'unica moneta a corso legale in Italia e in Europa sono le banconote cartacee emesse dalla Banca centrale europea; la moneta elettronica non è moneta a corso legale, ma è una forma di moneta privata. Anche queste non sono parole mie e le potete trovare sul sito della Banca d'Italia.
Non è un caso che proprio la Banca centrale europea abbia richiamato più volte i Governi di sinistra sul tema del limite all'utilizzo del denaro contante, che secondo la Banca centrale europea penalizza proprio i più poveri. Per questo confermo che metteremo mano al tetto al contante".

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