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Concorso scuola, ok del ministero: arriva il bando di assunzione per 17mila maestre dal 2020

Con il via libera del ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, è in arrivo il bando per l’assunzione di 17mila nuovi maestri e maestre della scuola primaria e d’infanzia. Inoltre la stessa ministra ha autorizzato anche i nuovi contratti dei presidi, con un aumento di stipendio di 160 euro al mese.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Con l'ok del ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, è arrivato il via libera "a concorsi per 16.959 posti di personale docente della scuola dell'infanzia e primaria, di cui 10.624 per l'anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l'anno scolastico 2021/2022". Il ministro ha firmato il decreto che prevede l'avvio di un bando di concorso per le assunzioni di personale docente, maestri e maestre, nella scuola primaria e dell'infanzia. Il provvedimento, scrive il ministero in una nota, è stato "inviato per il concerto al ministro dell'Economia e delle Finanze". Su Facebook è arrivata anche l'esultanza di Marco Bussetti, ministro dell'Istruzione, che ha scritto che, dopo il confronto a Palazzo Chigi, il governo ha deciso di accettare le richieste dei sindacati e di attivare "misure uniche e straordinarie per la stabilizzazione del precariato storico" e "percorsi abilitanti aperti a tutti coloro che hanno acquisito adeguata esperienza, con selezione in uscita come nel 2013".

Ok ai contratti per i presidi: 160 euro in più al mese

Il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, ha dato anche il via libera al contratto dei dirigenti scolastici. Dopo le discussioni con i sindacati, terminate a dicembre scorso, e la valutazione da parte della Ragioneria di Stato e del ministero è arrivato l'ok al "primo contratto della dirigenza dopo un lungo periodo di sospensione, che perdurava dal 2009, dei rinnovi contrattuali". Secondo la nota diffusa dal ministero, questo nuovo accordo "interessa 7.452 capi di Istituto e oltre 300 dirigenti degli enti di ricerca, delle università e delle accademie". Il fine di questo provvedimento è di "permettere il quasi totale riallineamento della retribuzione dei dirigenti scolastici a quella delle altre categorie di dirigenti pubblici". Ma l'iter non è ancora terminato, infatti ora il contratto potrà "essere ratificato dal Consiglio dei ministri e, dopo i controlli della Corte dei Conti, sottoscritto in via definitiva". La novità più importante è che per l'intero triennio "si prevede un incremento medio pari a 160 euro al mese".

L'incremento dello stipendio non è l'unica novità, infatti, continuano dal ministero, il contratto "definisce un nuovo e più funzionale sistema di relazioni sindacali, introduce misure a tutela dei dirigenti con gravi patologie e tutele per le donne vittime di violenza, nonché ferie e riposi solidali in favore di dirigenti che debbano assistere figli minori". In più sono riviste e aumentate di rigore "le misure nel codice di disciplina per contrastare e sanzionare fino al licenziamento per condotte più gravi", ma sono state anche riviste "le misure che ridefiniscono il sistema della premialità in modo più selettivo e meritocratico rispetto al passato".

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