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Guerra in Ucraina

Con ipotesi nuove sanzioni alle stelle prezzi gas e petrolio. Gazprom: “Flussi verso Ue nella norma”

Gazprom ha fatto sapere in un comunicato che continuano le forniture di gas naturale all’Europa attraverso l’Ucraina in modalità standard. Intanto i prezzi di petrolio e gas sono arrivati a livelli record, in vista di nuove sanzioni economiche.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo 12 giorni di invasione russa nulla è cambiato. La compagnia statale russa Gazprom ha fatto sapere che proseguono in questo momento le forniture di gas attraverso l'Ucraina, allo stesso volume del contratto a lungo termine in vigore fino al 2024 (109,6 milioni di metri cubi nella giornata di domenica). Lo ha riferito l'agenzia di stampa russa Prime, citando la società: "Gazprom sta inviando Gas russo attraverso il territorio ucraino in modalità standard, in linea con le richieste dei consumatori europei, al livello di 109,6 milioni di metri cubi al 7 marzo", ha affermato il portavoce di Gazprom, Sergei Kupriyanov.

Ogni giorno Mosca incassa in tutto 700 milioni di dollari dalla vendita di gas in Europa, Usa e Gran Bretagna, in tutto 275 milioni di metri cubi di gas al giorno e 3,5 milioni di barili di petrolio, soldi che servono a Putin per finanziare le operazioni militari, con un'industria bellica che conta 2 milioni di occupati. Proprio oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani hanno un incontro a Bruxelles con al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Al centro del meeting c'è la differenziazione delle fonti di approvvigionamento energetico, per cercare il modo di rendere l'Italia meno dipendente dalla Russia e per fissare un tetto comune al prezzo del gas, che continua ad aumentare.

Le borse europee hanno aperto in forte calo dopo che in nottata il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha detto che sono in corso "discussioni molto attive" con l'Unione europea per un eventuale blocco del petrolio russo. In rialzo anche l'oro mentre l'euro si indebolisce nettamente sul dollaro, mentre le dichiarazione di Blinken hanno fatto sorgere lo spettro di una stagflazione (situazione che si verifica quando sono contemporaneamente presenti nello stesso mercato sia un aumento generale dei prezzi, sia una crescita bassa o nulla del prodotto).

Proprio l'ipotesi di nuove e più dure sanzioni alla Russia, tra cui appunto il divieto di importare il greggio da Mosca, ha fatto schizzare in su sia il prezzo del petrolio sia quello del gas, oltre a quello delle altre materie prime. Il petrolio Wti sale a 124 dollari al barile, in rialzo del 7,4%. Il Brent a 127 dollari (+7,7%). Il  gas è a prezzi stellari sul mercato europeo dei future: sulla piattaforma Ttf il contratto con scadenza aprile è trattato a 311 euro al megawattora, in rialzo del 61,5%.

Nuove sanzioni in arrivo

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato oggi un nuovo pacchetto di sanzioni: "Come sapete abbiamo tre pacchetti di sanzioni già approvate, ma ora dobbiamo assicurare che i loro effetti siano massimizzati. In vista della evoluzione della situazione in Ucraina, della guerra spietata del Cremlino contro civili, donne, bambini e uomini, stiamo naturalmente lavorando anche a nuove sanzioni che potrebbero essere giustificate".

"La seconda questione – ha sottolineato la presidente della Commissione – è l'energia. Dobbiamo sbarazzarci della dipendenza da gas, petrolio e carbone russi. So che siamo d'accordo su questo. La Commissione presenterà nuove proposte domani incentrate su tre pilastri principali".

"Il primo – ha spiegato – è la diversificazione delle forniture, spostando l'approvvigionamento dalla Russia a fornitori affidabili? Qui si parla soprattutto di Gnl (gas naturale liquefatto, ndr) e di gasdotti, cha hanno infrastrutture che in entrambi i casi hanno il vantaggio di poter essere usate anche per l'idrogeno".

"Secondo pilastro: ri-energizzare l'Ue, ovvero investire massicciamente nelle rinnovabili, eolico, solare, idrogeno. Vogliamo un'accelerazione mirata del Green Deal europeo. Sarà positivo per l'investimento strategico nella nostra indipendenza, ma anche per la nostra industria e il nostro Pianeta. Il terzo pilastro – ha aggiunto – è una migliore efficienza energetica, dalla ristrutturazione degli edifici ai processi industriali intelligenti, l'intelligenza artificiale e una gestione efficace delle ‘smart grid' (reti energetiche intelligenti, ndr). 

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