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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, Draghi: “Sanzioni senza precedenti a Mosca, ridurremo dipendenza dal gas russo”

Il premier Mario Draghi è a Bruxelles con il ministro Cingolani per affrontare la questione della dipendenza energetica del nostro Paese dal gas russo.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, accompagnato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, è intervenuto da Bruxelles per incontrare la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Il focus dell'incontro è l'energia, per riorganizzare e compensare le fonti di approvvigionamento, con lo scopo di rendere l'Italia meno dipendente dalla Russia e per fissare un tetto comune ai prezzi del gas, che stanno salendo ancora. Sul tavolo anche l'arrivo dei rifugiati dall'Ucraina.

"Nel colloquio di oggi, affronteremo anche temi legati all’energia.Discuteremo di meccanismi di diversificazione, riorganizzazione e compensazione, a tutela dei cittadini e delle imprese. L’Italia è al lavoro per ridurre in tempi rapidi la sua dipendenza dal gas russo. Sabato ho sentito al telefono l’emiro del Qatar, Al Thani, con cui ho discusso in particolare di come rafforzare la cooperazione energetica tra i nostri Paesi".

Il premier all'inizio del suo intervento ha ringraziato von der Leyen per il lavoro svolto nelle ultimi settimane, alla luce della crisi in Ucraina: "L’Unione Europea ha dato prova di straordinaria unità. Siamo uniti nel condannare con forza l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Siamo uniti nell’imporre sanzioni senza precedenti nei confronti di Mosca. E siamo uniti nel rispondere all’appello del presidente ucraino Zelensky che ci ha chiesto aiuti finanziari, umanitari, militari per difendersi dall’aggressione russa. Questa unità – anche con gli alleati della NATO e del G7 – è la nostra principale forza.È essenziale mantenerla nell’affrontare tutte le conseguenze che questa crisi avrà sull’Unione Europea, come l’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina e la tutela della sicurezza energetica per cittadini e imprese".

"Il Governo è pienamente impegnato per cercare tutte le vie diplomatiche per porre fine al conflitto. Nella giornata di ieri, ho telefonato al Presidente Zelensky, a cui ho ribadito la solidarietà del Governo e del popolo italiano. L’Ucraina è parte della famiglia europea e l’Italia intende continuare a sostenerla. Siamo in contatto con tutti i partner principali dell’Unione Europea, della NATO, del G7".

"Nei giorni scorsi, il Comitato per la sicurezza finanziaria del Ministero dell’Economia ha approvato importanti provvedimenti di congelamento di beni nei confronti di oligarchi russi, che sono stati prontamente eseguiti. La Banca d’Italia ha chiesto agli istituti di credito di comunicare le misure di congelamento applicate, e di fornire i dettagli sui soggetti coinvolti e sul valore e la natura dei beni.Voglio ringraziare il Ministro dell’Economia, la Banca d’Italia e la Guardia di Finanza per l’eccellente lavoro. Dobbiamo agire tutti con la massima rapidità".

"Aiuti finanziari e materiali sanitari ai rifugiati"

Il premier ha ribadito che l'Italia, dopo aver già stanziato 110 milioni per Kiev, è impegnata nel piano di accoglienza dei profughi ucraini.

"Questo è il momento della solidarietà e dell’accoglienza, valori fondanti dell’Unione e principi che l’Italia mette in pratica da anni. Il 3 marzo abbiamo sostenuto la storica approvazione dell’attuazione della Direttiva europea sulla protezione temporanea degli sfollati, a beneficio di chi fugge dalla guerra in Ucraina. Abbiamo già stanziato 110 milioni a favore del Governo ucraino, e stiamo intervenendo per aiutare i rifugiati con aiuti finanziari e materiali sanitari, tramite la Croce Rossa, la Protezione Civile e la Cooperazione italiana. Continueremo a fare la nostra parte, anche grazie al lavoro che stanno facendo il Ministero dell’Interno, le prefetture, i Comuni, per cui li ringrazio".

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