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Come i signori delle tessere hanno messo le mani su congresso e primarie Pd in Campania

Prima ancora delle primarie, nel Partito Democratico in Campania ci sono stati i brogli sul tesseramento, determinanti per sostenere Stefano Bonaccini. Ecco come ha funzionato.
A cura di Antonio Musella
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Quello che l'inchiesta di Fanpage.it ha mostrato durante le primarie del Partito Democratico in Campania, ha un suo prequel nelle fasi congressuali, appena qualche settimana prima rispetto alla votazione che alla fine ha visto prevalere, contro i pronostici, Elly Schlein su Stefano Bonaccini. Per garantire quanti più voti possibili a Stefano Bonaccini, i signori delle tessere dovevano prevalere nei congressi di circolo, e per farlo non hanno esitato a ricorrere ad ogni mezzo necessario. A Caserta, come a Napoli, il tesseramento del Partito Democratico è stato gonfiato a dismisura grazie ad un meccanismo collaudato che ha permesso un vero e proprio boom di iscritti.

Un'esplosione di partecipazione che uno dei protagonisti di questa vicenda, Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale della Campania, aveva giustificato come "un'improvvisa spinta democratica alla partecipazione". Ma come l'inchiesta di Fanpage.it ha dimostrato, si trattava di ben altro meccanismo. Alla fine i congressi di circolo in Campania hanno visto prevalere Stefano Bonaccini, così come anche le elezioni primarie del 26 febbraio.

Caserta: nel feudo di Oliviero tessere gonfiate e veleni

Per la provincia di Caserta, a spiegarci come ha funzionato l'aumento a dismisura delle tessere del partito è un dirigente casertano del partito. Il caso preso in esame è quello del Comune di Sessa Aurunca, fortino elettorale di Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale della Campania, sostenitore di Bonaccini e vicino a Vincenzo De Luca. In pochi giorni in quel Comune sono state fatte più di 800 tessere: "Loro danno per scontato che vince Bonaccini – ci spiega la fonte – ma che questa cosa deve prodursi nel quadro, per tentare di essere quanto più forti è possibile dopo le primarie, per condizionare Bonaccini, per partecipare, per pesare politicamente. Loro vogliono mostrare i muscoli facendo vedere che hanno voti, tessere e potere e gli altri non hanno niente".

Dall'elenco degli iscritti di Sessa Aurunca di cui siamo entrati in possesso, si vede come interi pacchetti di tessere risultino collegate ai più stretti collaboratori di Gennaro Oliviero: molte di queste tessere sono state pagate con bonifici multipli. Essenzialmente, da una sola carta (o da poche) venivano pagate le quote per interi pacchetti di tessere. Ai nomi e cognomi dei presunti iscritti corrispondono mail e numeri di telefono dei collaboratori di staff di Oliviero. Si tratta di persone che lavorano negli uffici della Regione Campania come distaccati.

Impossibile dunque verificare se le persone riportate come iscritti in quegli elenchi abbiano davvero voluto iscriversi al Pd oppure siano parte di un pacchetto messo sul piatto dai signori delle tessere. Tra le tessere sospette ci sono quelle collegate a Giovanni Beneduce, ex responsabile di "Noi con Salvini" a Sessa Aurunca ed ora distaccato presso la Regione Campania e vicino a Gennaro Oliviero.

Tra gli iscritti figura anche il Sindaco di Sessa Aurunca, Lorenzo Di Iorio, già dipendente del consorzio Eco 4 e in passato vicino a Nicola Cosentino. "Oliviero è diventato uno sportello trasversale a destra e sinistra e vicino a lui gravitano gruppi, lui così sa fare i voti e le tessere" ci spiega la fonte. Ma non solo, tra i giovanissimi iscritti in molti, contattati telefonicamente, dimostrano non solo di non sapere nulla del Partito Democratico, ma nemmeno sui candidati alle elezioni primarie.

Venuto fuori lo scandalo sollevato da Fanpage a metà febbraio, Oliviero aveva replicato dicendosi tranquillo: "Che problema tengo, finirà bene come sempre", ha detto il presidente del consiglio regionale. La commissione di garanzia non l'ha pensata così, ed alla fine nella sola provincia di Caserta sono state annullate 2.000 tessere, di queste oltre 1.200 pagate con la stessa carta bancaria. Non solo, ma i congressi del partito in provincia di Caserta sono stati sospesi e rinviati a dopo le primarie. Nella querelle infinita ci si è messo anche il TAR che ha sospeso i congressi. Alle primarie invece il risultato è stato quello sperato da Oliviero e dai suoi, con una netta affermazione di Bonaccini in provincia di Caserta. A Sessa Aurunca le percentuali dicono: Bonaccini 96%, Schlein 4%. 

I sospetti anche in provincia di Napoli nel fortino di Mario Casillo

Mario Casillo è il capogruppo del Partito Democratico in Regione Campania, recordman di preferenze, ben 42 mila alle ultime elezioni regionali. Top player di preferenze e inevitabilmente anche di tessere. La sua zona d'influenza si sviluppa dall'area vesuviana, lui è originario di Boscoreale, fino alla fascia costiera a sud di Napoli. A San Giorgio a Cremano, uno dei Comuni del suo territorio di influenza, il tesseramento ha visto lo stesso identico fenomeno registrato in provincia di Caserta.

Come ci spiega una dirigente del Pd: "Nei file degli iscritti di San Giorgio ben 145 tessere sono state segnalate dalla commissione perché pagate in maniera multipla. Da un unica carta bancaria hanno pagato le quote per interi pacchetti di tessere". Sono oltre 70 le tessere che vengono associate a mail e numeri di telefono del presidente del consiglio comunale di San Giorgio e ad una consigliera comunale, entrambi del Pd. "Deve vincere Bonaccini – spiega la nostra fonte – e per farlo sono disposti a tutto, hanno puntato tutto su Bonaccini. Prima devono stravincere il congresso e poi devono portare le truppe cammellate a votare alle primarie".

Complessivamente prima delle primarie del 26 febbraio sono state oltre 900 le tessere annullate dalla commissione provinciale di Napoli per il congresso. Il motivo è sempre relativo al pagamento multiplo. Ma scorrendo i documenti di San Giorgio, oltre ai pacchetti di tessere palesemente collegati a mail e numeri di telefono, troviamo un caso curioso. Si tratta sempre di un pacchetto, ma stavolta collegato ad una anonima mail: lordarmageddon@libero.it. I numeri di telefono collegati agli iscritti con questa mail corrispondono proprio ad altre persone oppure sono inesistenti. Impossibile dunque capire se queste persone presenti negli elenchi degli iscritti al partito abbiano davvero voluto iscriversi al Pd o se fanno parte anche loro dei pacchetti dei signori delle tessere. A San Giorgio a Cremano il risultato delle primarie non poteva che essere quello desiderato da Mario Casillo: Bonaccini 69,4%, Schlein 30,6%.

Proprio a San Giorgio c'è stata una tappa della campagna di Stefano Bonaccini nello scorso gennaio. Ed è in quella occasione che è stata scattata una foto, che rappresenta un'immagine plastica delle primarie in Campania. La prima fila di quella sala è composta da Mario Casillo, Stefano Bonaccini, Piero De Luca, Lello Topo e Bruna Fiola.

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