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Scandalo tessere Pd, stop al congresso di Caserta dal Tribunale dopo ricorso degli iscritti

Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha sospeso con decreto il congresso provinciale Pd di Caserta del 19 febbraio. Udienza fissata il 24 febbraio.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha sospeso in via cautelare, con provvedimento di urgenza, il congresso provinciale del Pd di Caserta che si sarebbe dovuto tenere domenica 19 febbraio 2023. Il decreto è arrivato dopo il ricorso presentato da circa 200 iscritti democrat, ed è stato motivato “stante la potenziale irreparabile lesione del diritto soggettivo all'elettorato attivo dei ricorrenti – si legge nel provvedimento – quantomeno in relazione a coloro i quali hanno documentato il pagamento tramite Sisalpay, modalità di pagamento prima facie non espressamente esclusa dal Regolamento del tesseramento (art. 7, comma 1), avvenuta per il tramite di tabaccherie”.

Il decreto del tribunale arriva dopo l'inchiesta di Fanpage.it che ha acceso i riflettori sui metodi di tesseramento al Partito Democratico in Campania. Bonifici sospetti, schede degli iscritti collegati a stessi account e numeri di telefono, interi pacchetti da centinaia di tessere effettuate di notte. Una situazione che ha creato profondo caos tra le tre principali mozioni congressuali interne al Partito Democratico, quelle di Stefano Bonaccini, Elly Schlein e Gianni Cuperlo.

Dopo l'ennesimo attacco ricevuto da parte di Francesco Boccia, ieri il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, sostenitore della mozione di Stefano Bonaccini, ha fatto sapere attraverso il suo staff di non essere intenzionato a procedere per vie legali, auspicando che fossero gli organi competenti interni al partito a dirimere la questione. Esponenti di partito vicini ad Oliviero, inoltre, avrebbero ribadito di essere estranei al ricorso.

Stop al congresso Pd a Caserta: il decreto del Tribunale

Il provvedimento è stato emesso in via cautelare, “inaudita altera parte”, e firmato dal presidente della prima sezione civile del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Giovanni D'Onofrio.

Nel dispositivo, si rileva, peraltro,

“che sussiste un’identificabilità sia del soggetto versante sia dei titolari di tabaccheria in quanto, come rilevato dalla giurisprudenza di legittimità, “in qualità di esercente attività di intermediazione e delegati alla riscossione delle tasse automobilistiche vanno qualificati come incaricati di pubblico servizio poiché essi, per le incombenze loro affidate, subentrano nella posizione della P.A. e svolgono mansioni che ineriscono al corretto e puntuale svolgimento della riscossione medesima”.

Udienza fissata il 24 febbraio

Nel decreto viene nominato giudice relatore la dottoressa Rossella Di Palo e fissata la comparizione delle parti l’udienza collegiale del 24 febbraio 2023, alle ore 12:00.

Secondo i ricorrenti, la sospensione del congresso rappresenta “solo il primo passo verso il riconoscimento del legittimo diritto degli iscritti al Pr di Terra di Lavoro”. “L'azione giudiziaria promossa – scrive in una nota l'avvocato Angelo Liberace, che, con i colleghi Squeglia e Santonastaso, assiste i ricorrenti – è stato un atto sofferto ma dovuto alla dignità di tutte le compagne e compagni democratiche e democratici avviliti dai comportamenti fin qui escludenti per una legittima partecipazione alla fase congressuale”.

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