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Codice della strada, De Micheli affossa la riforma e blocca le nuove regole su multe e autovelox

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, annuncia uno stop sia al codice della strada ( “affossato dal Mef”) che al decreto che prevede novità sui proventi delle multe e sul blocco degli autovelox selvaggi. Su questa norma che sarebbe dovuta arrivare a ottobre, in particolare, il neo-ministro ha espresso alcuni dubbi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le novità su multe e autovelox, che avrebbero portato a uno stop a quelli che vengono definiti gli autovelox selvaggi, vengono rinviate. Si attendeva un via libera già a ottobre, ma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, esprime i suoi dubbi lasciando intravedere un rinvio del decreto attuativo. Così come, durante l’audizione in commissione Trasporti della Camera, il ministro affossa la riforma del codice della strada che era stato approvato in estate proprio in quella commissione.

Lo stop al decreto su multe e autovelox

La prima questione, quella riguardante il decreto sui proventi delle multe e lo stop agli autovelox selvaggi, viene posta dal deputato di Forza Italia, Simone Baldelli, che da tempo chiede il varo di questa norma. Il decreto dovrebbe stabilire come vengono spesi i soldi provenienti dal pagamento delle multe e dovrebbe tutelare i cittadini dai dispositivi che si trovano per strada per la rilevazione della velocità senza che ci sia un preavviso. Il ministro De Micheli ha ereditato questo decreto dal suo predecessore, Danilo Toninelli, ma ora ammetta le sue perplessità: “Non vi nego che, mentre sulla questione della destinazione dei proventi derivanti dalle contravvenzioni sono abbastanza d’accordo, sul secondo credo che potrebbero esserci gravi problemi di natura economica per le province e i comuni, perché la misura determina l’impossibilità di utilizzare gli autovelox su strade non di proprietà dell’ente”.

Il ministro sottolinea che il punto “è che non si può fare un atto senza la valutazione dell’impatto che quell’atto amministrativo avrà. Ci prendiamo tempo per capire se l’allarme delle province e dell’Anci è emotivo o se può avere un impatto reale. Credo che dobbiamo dare una certa omogeneità, non possiamo fare delle manovre per cercare di sbloccare dei soldi a comuni e province e poi facciamo fare decreti al ministero per toglierli”. Proprio Baldelli, che più volte ha richiamato l’attenzione del governo su questo decreto, commenta su Twitter: “Dal ministro De Micheli arriva una frenata sul decreto attuativo in tema di autovelox. Il governo vuole valutate le ricadute sulle casse di province e comuni. Ed è proprio quello il problema: è ora di dire basta alle multe con gli autovelox per far cassa”.

Il Mef affossa la riforma del codice della strada

Altro tema affrontato da De Micheli è quello della riforma del codice della strada, approvata in commissione dalla precedente maggioranza di governo composta da Lega e Movimento 5 Stelle. “Il ministero dell’Economia ha affossato quel testo”, chiarisce subito De Micheli. “Credo che su quel tema bisognerà tornarci – prosegue – e preferirei che fosse il Parlamento a farlo perché come mia modalità di lavoro non ho nessuna intenzione di invadere, se non in caso di estrema necessità, le competenze del potere legislativo. Secondo me quella è la classica materia” da affrontare in Parlamento, ferma restando la disponibilità del ministero “a dare il suo contributo”. Il Mef, conclude De Micheli, “ha lasciato in piedi pochissime norme di quella riforma dando il suo parere, quindi bisognerà fare una verifica”.

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