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Chi vuole introdurre l’obbligo vaccinale per tutti per fermare Omicron

Tra le ipotesi sul tavolo del governo per fermare la diffusione della variante Omicron e della quarta ondata di contagi c’è anche quella dell’estensione dell’obbligo vaccinale contro il Covid ad altre categorie, oltre quelle per cui è già previsto. Ma c’è anche chi chiede di introdurre l’obbligo generalizzato.
A cura di Annalisa Girardi
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Tra pochi giorni il governo valuterà se introdurre nuove restrizioni per far fronte alla diffusione della variante Omicron e alla quarta ondata di contagi. Tra le ipotesi sul tavolo c'è anche quella dell'estensione dell'obbligo vaccinale ad altre categorie, oltre quelle per cui è già previsto. Ma c'è anche chi chiede di introdurre l'obbligo generalizzato. Tra questi, ad esempio c'è l'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato, che in un colloquio con il Messaggero ha lanciato un appello all'esecutivo: "Il governo deve introdurre l'obbligo del vaccino", ha detto, facendo poi riferimento alla situazione nella sua Regione, dove diverse persone devono ancora immunizzarsi.

"Faccio l'esempio del Lazio: ci sono ancora 400 mila persone non vaccinate. Potranno sembrare poche rispetto a una popolazione di quasi 6 milioni. Ma in termini assoluti è un numero altissimo, che mette a rischio gli altri abitanti", ha detto. Anche diversi virologi e scienziati sono della stessa opinione. L'ultimo ad intervenire in questo senso è stato ad esempio Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive a Genova, che su Cusano Italia Tv, ha detto: "In questi giorni sento le tesi più disparate, come mettere i tamponi obbligatori per andare allo stadio anche a chi ha ricevuto tre dosi di vaccino. Sono tutti provvedimenti cosmetici. L'unico provvedimento che bisognerebbe prendere con urgenza sarebbe quello di rendere il vaccino obbligatorio, approfittando di queste due settimane di chiusura delle scuole per vaccinare chi non è ancora vaccinato".

L'ipotesi delle sanzioni ai vaccinati

Secondo Bassetti a partire da gennaio 2022 bisognerebbe quindi introdurre delle sanzioni per i non vaccinati: "Bisognerebbe dare la possibilità a tutti di vaccinarsi in strutture aperte senza prenotazione e dire che dal 10 gennaio chi non è vaccinato paga una sanzione. Non si tratta di imporre un TSO come qualcuno dice, si tratterebbe di porre una sanzione amministrativa. È stato giusto imporre l'obbligo a sanitari, docenti e forze dell’ordine, ma ora più che procedere per categorie di lavoratori, bisognerebbe procedere per fasce d'età, dai 40 anni in su, dove il virus picchia molto duro".

D'Amato: "Sbagliato puntare sui tamponi"

Sul tavolo del governo, al momento, ci sarebbe l'ipotesi di estendere il Super Green Pass anche ad altri settori, in primis ai luoghi di lavoro, e di richiedere il tampone anche ai vaccinati per partecipare ai grandi eventi. Anche secondo D'Amato puntare sui tamponi piuttosto che sul vaccino obbligatorio non è la giusta strategia. "Si manda un messaggio sbagliato: si rischia di sostenere che la copertura della vaccinazione sia poco efficace. E che questo farmaco non sia l'arma principale contro il Covid. Invece abbiamo visto che la dose booster del vaccino ha aumentato le difese contro le varianti", ha detto.

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