Chi è Katharina Zeller, la nuova sindaca di Merano che si è tolta la fascia tricolore e cosa rischia

Katharina Johanna Zeller è la nuova sindaca di Merano, comune in provincia di Bolzano, finita al centro delle polemiche dopo essersi rifiutata di indossare la fascia tricolore consegnatale dal sindaco uscente, Dario Dal Medico, durante la cerimonia di insediamento. La nuova eletta è stata accusata di vilipendio da alcuni esponenti politici, ma vediamo nel dettaglio che cosa rischia Zeller e com'è disciplinato l'uso della fascia dalla legge.
Chi è Katharina Johanna Zeller, la carriera politica della neoeletta a Merano con il 57%
Katharina Johanna Zeller, esponente della Suedtiroler Volkspartei (Svp), è stata eletta sindaca a Merano con il 51,4% dopo aver sconfitto il sindaco uscente Dario Dal Medico appoggiato da liste civiche di centrodestra. Trentanove anni, avvocata e madrelingua tedesca, Zeller ha ricoperto la carica di vice sindaco del Comune bolzanese nella precedente legislatura, dal 2021 al 2025. È figlia della senatrice Julia Unterberger e dell'ex senatore Karl Zeller. "Sarò la sindaca di tutti", ha detto dopo la vittoria. Al ballottaggio ha ottenuto 7.266 voti (57,4%) superando Dario Dal Medico, al quale sono andate 5.385 preferenze (42,6%). Merano non aveva un sindaco della Svp da 10 anni: l'ultimo era stato Guenther Januth che aveva concluso il suo mandato nel 2015.
La polemica sulla fascia tricolore: cosa dice la legge e cosa rischia Zeller
Ieri, dopo l'insediamento di Zeller nel Comune, è scattata la polemica. Durante la cerimonia di passaggio delle consegne tra lei e il sindaco uscente, la nuova eletta si è rifiutata di prendere la fascia tricolore. Il suo predecessore l'ha invitata a indossarla e Zeller dopo averla tenuta per poco, l'ha subito tolta limitandosi a reggere il medaglione della città, appartenente alla tradizione tirolese. Il gesto, immortalato da un video che ha fatto rapidamente il giro dei social, è stato criticato da molti che l'hanno accusata di mancare di rispetto alla Repubblica.
Nel filmato, si vede la donna esitare di fronte alla fascia per poi indossarla incalzata da Dal Medico. "Sei sicuro che proprio devo?", ha dichiarato Zeller, che poi ha rimosso il tricolore dicendo: "mettiamola via, dai". "Eh, no, questa devi metterla però", ha risposto il sindaco uscente infastidito. Di fronte a queste immagini, alcuni esponenti politici come Angelo Bonelli (Avs) hanno accusato la nuova prima cittadina di vilipendio, un reato punito dal Codice penale. All'articolo 290 infatti, è previsto che "chiunque pubblicamente vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte costituzionale o l'ordine giudiziario, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000". In sostanza, Zeller rifiutandosi di indossare il tricolore avrebbe offeso la Repubblica e per questo motivo Bonelli ha chiesto al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di intervenire sulla vicenda.
In realtà, come hanno ricordato dall'Svp, non esiste un vero e proprio obbligo di indossare la fascia da parte del Sindaco durante la cerimonia di consegna delle chiavi. Il suo uso viene spiegato in una circolare del ministero dell'Interno, la n° 5 del 4 novembre 1998. All'interno si legge che la disciplina dell'uso della fascia "non è dettata compiutamente dalle norme, ma è rinvenibile in talune disposizioni di legge e di carattere amministrativo via via emanate e riguardanti per lo più aspetti settoriali del problema; ed in realtà, è legata principalmente alla natura delle funzioni sindacali, di capo dell'amministrazione comunale e di ufficiale di governo".
Non è previsto quindi un obbligo di legge, ma alcuni regolamenti dei singoli Comuni ne prevedono l'utilizzo in specifiche occasioni, come ad esempio la celebrazione dei matrimoni. Allo stesso tempo, precisa la circolare "nell'uso corrente si è affermata la consuetudine che il sindaco indossi la fascia in tutte le occasioni ufficiali, in qualunque veste intervenga". Nel diritto una consuetudine consiste in una norma non scritta basata su due elementi fondamentali: l'abitudine a seguire un certo comportamento per un determinato periodo di tempo e la convinzione che quel comportamento sia obbligatorio. Insomma una prassi che viene seguita in modo costante dalle istituzioni, anche quando non è prevista espressamente dalle leggi. In questo caso l'uso della fascia rappresenta una consuetudine al passaggio di consegne tra vecchio e nuovo sindaco ma resta il gesto commesso da Zeller possa effettivamente configurare il reato di vilipendio politico. Ad ogni modo, la donna si è difesa precisando di non provare alcun disprezzo per i simboli della Repubblica e di aver reagito così in risposta al "gesto provocatorio" di Dal Medico.
Nel 2017 il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige "ha approvato una mozione che equipara la fascia tricolore al collare con lo stemma del municipio. La fascia è obbligatoria solo quando un sindaco esercita le funzioni di ufficiale di stato civile, o nelle cerimonie pubbliche", ha specificato intervistata da Repubblica. "Si è deciso, proprio per superare le divisioni etniche e per rispettare ogni sensibilità, di adottare l’effige comunale affinché tutti si sentano pienamente rappresentati. Già nel 1997, quando venne in visita il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, molti sindaci indossarono solo il collare municipale: nessuno si sentì offeso", ha aggiunto. "Rispetto il tricolore, continuerò ad onorarlo e a indossarlo in ogni occasione ufficiale", ha assicurato.