Chi è Alberto Stefani, il candidato del centrodestra alle regionali in Veneto

Alberto Stefani è il candidato del centrodestra alle Regionali in Veneto. Dopo una lunga trattativa per scegliere il successore di Luca Zaia (che ha raggiunto il limite di mandati) e le candidature in Puglia e Campania, la maggioranza ha trovato l'accordo sul vicesegretario della Lega in Veneto. Trentadue anni e originario della provincia Padova, Stefani ha iniziato a fare politica ed è entrato nella Lega da molto giovane. Prima consigliere nel comune di Borgoricco nel 2014, poi sindaco nel 2019, oggi ricopre la carica di deputato. Dal 2024, assieme a Claudio Durigon, è vicesegretario della Lega, il più giovane nella storia del partito.
Chi è Alberto Stefani: la carriera politica del candidato di cdx in Veneto
Nato a Camposampiero in provincia di Padova nel 1992, Stefani inizia la sua carriera politica molto presto, partendo dai movimenti studenteschi. Dopo il diploma al liceo e la laurea in giurisprudenza, concentra la sua attività principalmente sulla politica. Nel 2014 viene eletto consigliere comunale a Borgoricco, il Comune in cui risiede e di cui diventerà sindaco nel 2019.
Ma il salto dall'ambito locale al nazionale arriva presto. Stefani, dopo una militanza tra le giovanili del Carroccio, si candida alle politiche del 2018, diventando il più giovane deputato del partito. Nel 2020 arriva la nomina come commissario regionale del partito e nel 2022 fa ritorno alla Camera. La sua carriera all'interno della Lega ha avuto una rapida ascesa, tanto da fargli guadagnare, lo scorso anno, l'incarico di vicesegretario nazionale.
In Parlamento si è occupato sopratutto di sociali come la tutela dei caregiver familiari, la lotta al cyberbullismo e il contrasto alla violenza di genere. Lo scorso 4 settembre mentre viaggiava in auto ha notato che all’interno di un’altra vettura si stava consumando una violenza, e ha deciso di intervenire salvando la donna dall'aggressione.
Le trattative del centrodestra per il Veneto e la nomina
La candidatura di Stefani per le regionali in Veneto era nell'aria già da diverse settimane ma è stata ufficializzata solo ieri. La decisione di lasciare la Regione alla Lega è arrivata al termine di un lungo negoziato all'interno del centrodestra, culminato ieri con il vertice a Palazzo Chigi, che sembra, almeno per il momento, aver attenuato le tensioni tra le forze di maggioranza. Nelle altre due Regioni al voto il prossimo 23 e 24 novembre i nomi individuati solo quelli del civico Luigi Lobuono per la Puglia e del viceministro agli Esteri di FdI, Edmondo Cirielli, in Campania.
"Per me è l'onore più grande", ha dichiarato Stefani dopo l'annuncio. "Ringrazio la coalizione di centrodestra per il sostegno, ora avanti verso il traguardo. Il 23 e 24 novembre siamo chiamati a eleggere il presidente di tutti i veneti. La nostra squadra è pronta ad amministrare la Regione, in continuità con l'ottimo lavoro di Luca Zaia", ha aggiunto. Il leghista ha assicurato: "Metteremo davanti a tutto, anche alle logiche della politica, le necessità delle persone. Accetto questo confronto forte di un'eredità solida. Abbiamo davanti grandi e nuove sfide, che meritano di essere affrontate con energia. A partire dal disagio giovanile, dall'invecchiamento della popolazione, dalla crisi economica internazionale, sino alla difesa dell'ambiente e del lavoro. Trascorrerò la campagna elettorale nelle piazze e nelle periferie dei nostri Comuni, cercando di stringere la mano a quanti più veneti possibile. Ascolterò tutti, compreso chi non la pensa come me".