Case chiuse, anche il M5s è pronto a discutere della riapertura: “Tema da approfondire”

La proposta è stata rilanciata nel pomeriggio dal leader della Lega, Matteo Salvini. La riapertura delle case chiuse, d’altronde, è un tema su cui l’attuale ministro dell’Interno è già tornato più volte durante la sua carriera politica. Ma oggi Salvini ha anche ammesso che una proposta di legge sul tema è un’ipotesi da escludere, in quanto non compresa nel contratto di governo e osteggiata dal Movimento 5 Stelle. Eppure in serata sono proprio alcuni esponenti del M5s a riaprire a questa possibilità e a dirsi, seppur tra qualche tentennamento e incertezza, possibilisti. È il caso del capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli, che durante la puntata di Otto e Mezzo, in onda su La7, ha parlato di un “tema da approfondire”. “Le case chiuse – per Patuanelli – sono un tema che va affrontata sgombrandosi da ipocrisie, come sulle droghe leggere. Va approfondito”. Stesso concetto espresso in altri termini anche dal sottosegretario ed esponente pentastellato, Manlio Di Stefano.
Per Di Stefano il tema non si pone perché quella di Salvini “era una battuta”. Però questo non vuol dire che la questione non vada affrontata, ma è necessario che “i cittadini capiscano che significa farlo con criteri particolari”, secondo quanto precisa Di Stefano a Stasera Italia. Che ci tiene a ricordare che i Cinque Stelle negli scorsi anni hanno presentato una proposta di legge sul tema: “Bisogna però intendere di cosa si parla, è un ambito complesso, non si deve alimentare la tratta ma a combatterla”. In ogni caso, al momento, secondo il deputato M5s, “c’è tanta di quella carne al fuoco sul tavolo del governo” che questa non può “essere una priorità”.
Case chiuse, chi è a favore e chi contro
Dopo l’esternazione di Salvini non sono mancati i commenti sulla possibilità di una riapertura delle case chiuse. Il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea De Bertoldi, esprime la sua posizione: “Matteo Salvini dice di voler reintrodurre le case chiuse per togliere ‘alle mafie, alle strade e al degrado questo business'. Ma, dall'altro, è costretto ad ammettere la contrarietà del M5s, che su questo tema non è assolutamente d'accordo. Ne saranno felici le prostitute, che in questo modo potranno ricevere il reddito di cittadinanza, visto che tra i beneficiari molti saranno quelli che guadagnano in nero e tra questi, oltre a malviventi, nomadi e delinquenti ci saranno proprio le prostitute”.
Diversamente, è contraria alla proposta la posizione di alcuni parlamentari del Pd, a partire dalla senatrice Valeria Valente: “Per Salvini riaprire le case di prostituzione è dare più libertà e più protezione. Io credo che permettere allo stato di guadagnare sul corpo delle donne sia lontanissimo dalla libertà: è sfruttamento e abuso. Giù le mani dalla legge Merlin”. A intervenire sulla questione è anche la Cisl, con una nota congiunta del segretario confederale, Giorgio Graziani, e della responsabile del coordinamento donne, Liliana Ocmin: “All'uscita estemporanea del ministro Salvini sul dramma della prostituzione, la Cisl ed il Coordinamento nazionale donne Cisl rispondono che continuiamo ad essere contrari alla riapertura delle case chiuse. Solo di un provvedimento abbiamo bisogno in questo momento per togliere molte ragazze, soprattutto straniere, dalle strade delle nostre città ed è quello di approvare una legge che combatta lo sfruttamento e la schiavitù di queste donne, spesso minorenni, punendo anche i clienti”.