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Camera riapre, Boldrini a M5S: “polemiche artificiose e strumentali”

La presidente della Camera dopo le critiche del M5S che aveva chiesto una ripresa “vera” dei lavori di Montecitorio, puntualizza: “Si tratta di polemiche artificiose” che “nuocciono all’Istituzione”.
A cura di Biagio Chiariello
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La seduta della Camera convocata oggi per la presentazione e l'assegnazione del decreto legge sul femminicidio è "un atto dovuto" nel rispetto della Costituzione, anzi "un vero e proprio obbligo costituzionale". Lo ha puntualizzato la presidente della Camera Laura Boldrini, respingendo così le "polemiche artificiose" che "nuocciono all'Istituzione". Un replica alle critiche che erano state avanzate dal Movimento 5 stelle. Nei giorni scorsi i "grillini" infatti avevano accusato la Boldrini di cercare solo visibilità convocando per pochi minuti la Camera per l'incardinamento del disegno di legge contro il femminicidio, invocando una ripresa "vera e seria" dei lavori parlamentari. Alla seduta hanno partecipato circa 90 deputati:  solo 4 quelli del Pdl, guidati da Simone Baldelli, e 5 quelli della Lega. Una quarantina quelli del Pd. Presente tra i banchi di Montecitorio il segretario Guglielmo Epifani. Oltre venti invece deputati "grillini", tra i quali il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Presenti, inoltre, una decina di parlamentari di Sinistra, ecologia e libertà.

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