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Calenda su inchiesta di Fanpage.it: “Durigon deve dimettersi, se non lo fa va cacciato dal governo”

Il leader di Azione Carlo Calenda attacca il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon dopo l’inchiesta di Fanpage.it: “Durigon deve dimettersi e se non lo fa, va cacciato dal governo perché quello che è successo è un fatto gravissimo. Non c’entrano nulla i 5 Stelle con questa vicenda come dice Salvini, va messo alla porta nel più breve tempo possibile”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Durigon deve dimettersi e se non lo fa, va cacciato dal governo perché quello che è successo è un fatto gravissimo. Non c'entrano nulla i 5 Stelle con questa vicenda come dice Salvini, va messo alla porta nel più breve tempo possibile". Il leader di Azione Carlo Calenda, ospite di Lilli Gruber a ‘Otto e mezzo' su La7, commenta l'inchiesta di Fanpage.it che si concentra sul sottosegretario all'Economia Claudio Durigon (Lega).

Nel video viene mostrata la scalata del braccio destro di Salvini (nel Lazio Durigon è attualmente il coordinatore del partito) all'interno dell'Ugl, in cui ricopriva l'incarico di vicesegretario, e le presunte irregolarità che sono state riscontrate nel sindacato di destra, come i tesseramenti gonfiati. Diverse testimonianze anonime raccontano che l'Ugl dichiarava di poter contare su quasi due milioni di iscritti, mentre in realtà i tesserati sarebbero poche migliaia (tra i 65 e i 70mila).

Nel momento in cui la procura di Genova bloccava i conti del Carroccio, in seguito all'inchiesta sui 49 milioni, Durigon correva in soccorso a Salvini, offrendo alla ‘Bestia', lo staff della comunicazione del leader della Lega, gli uffici del sindacato. Ed è proprio grazie agli appoggi su cui può contare Durigon, soprattutto nel suo feudo di Latina, che la Lega vedrà crescere il suo bacino di voti nel Lazio. In cambio Durigon entrerà in Parlamento, fino a diventare sottosegretario.

Gli episodi dell’inchiesta

Alcune fonti, che restano anonime, rivelano i rapporti ambigui del sottosegretario con imprenditori della provincia pontina, già investita da numerose inchieste dell'antimafia per infiltrazioni mafiose nella politica. Ma queste indagini non scalfiscono il sottosegretario, che anzi rivela nel video di aver nominato il generale della Guardia di finanza che sta indagando sulla Lega di Matteo Salvini: "Quello che indaga della Guardia di Finanza, il generale lo abbiamo messo noi…".

Mentre il M5s e altri partiti chiedono le dimissioni, e i partiti della maggioranza valutano di presentare una mozione per chiedere la revoca della sua nomina, oggi pomeriggio la Lega ha fatto sapere che il sottosegretario è tranquillamente al lavoro, e che il suo avvocato ha già presentato dieci querele. Matteo Salvini lo difende: "Mi sembra una vicenda surreale, la mia idea è che i 5Stelle si stiano agitando tanto per nascondere i problemi di casa Grillo, su cui non mi permetto di dare un giudizio".

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