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Calenda: “Salvini dimostri che non c’è accordo con partito di Putin, o presentiamo mozione di sfiducia”

“Se la Lega e Matteo Salvini non smentiranno pubblicamente il rinnovo dell’accordo con il partito di Putin, Russia Unita, Azione presenterà una mozione di sfiducia contro Salvini”, avverte Carlo Calenda, che chiede di rendere pubblici i documenti con cui l’intesa è stata disdetta.
A cura di Annalisa Girardi
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O Matteo Salvini dimostra che l'accordo tra la Lega e Russia Unita – il partito di Vladimir Putin – non è stato effettivamente rinnovato, oppure Azione presenterà una mozione di sfiducia nei suoi confronti. L'avvertimento arriva dopo le parole del segretario del Carroccio, secondo cui è difficile stabilire cosa sia accaduto al dissidente russo Alexei Navalny: una posizione in contrasto con quella espressa dalle altre forze politiche, così come dai vertici dell'Unione europea, che puntano il dito contro il duro regime del Cremlino. "Se la Lega e Matteo Salvini non smentiranno pubblicamente il rinnovo dell'accordo con il partito di Putin, Russia Unita, Azione presenterà una mozione di sfiducia contro Salvini. Un ministro della Repubblica non può essere partner politico di un dittatore assassino e imperialista che vuole disgregare l’Ue", ha scritto Carlo Calenda su X.

Per poi aggiungere che per farlo, la Lega deve rendere pubblici i documenti con cui ha disdetto l'intesa: "Aggiungo che c’è un serio problema di sicurezza nazionale e di accesso ad informazioni sensibili. La Lega deve produrre la lettera in cui ha disdetto l’accordo con Russia Unita".

Sempre sui social Calenda ha anche attaccato le parole di Salvini sulle dichiarazioni di Yulia Navalnaya, vedova del dissidente, che accusando Putin di averle ucciso il marito, aveva assicurato di voler continuare il suo lavoro di opposizione. Il leader leghista aveva commentato che, pur capendo Navalnaya, spetta ai giudici fare chiarezza sull'accaduti. "Hai rotto le palle, il giudizio dei magistrati in una dittatura non conta", ha dichiarato Calenda, ribadendo che servono evidenze sulla fine dell'accordo tra Lega e Russia Unita.

Da Azione, anche Mara Carfagna ha attaccato Salvini per le sue dichiarazioni di questi giorni: "Non è la prima volta che Salvini tende a minimizzare le responsabilità del regime russo. Che lo faccia ora, dopo l'orrore della morte di Navalny, della persecuzione che Navalny ha subito, è oggettivamente sorprendente", ha detto a Sky TG24 Start. "Non si spiega davvero come Salvini non veda quello che tutto il mondo libero vede, e cioè un uomo che per le sue idee è stato perseguitato e incarcerato, ha subito un tentativo di avvelenamento ed è stato mandato poi a morire in una prigione siberiana. Oggettivamente è sconcertante", ha poi aggiunto, sottolineando che "dopo la morte di Navalny non sia più concesso alcun margine di ambiguità e di ipocrisia".

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