1.308 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bonus 2mila euro 2024 per lavoratori con figli, chi ha diritto al fringe benefit e come ottenerlo

L’Agenzia delle Entrate ha diffuso una circolare con le istruzioni sul fringe benefit esentasse fino a 2mila euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Il bonus, valido nel 2024, permette di pagare le bollette, oppure l’affitto o il mutuo sulla prima casa.
A cura di Luca Pons
1.308 CONDIVISIONI
Immagine

Nel 2024, ogni lavoratore dipendente può ricevere un bonus esentasse fino a 2mila euro sotto forma di fringe benefit, ovvero di welfare aziendale, per pagare le bollette, oppure anche l'affitto o il mutuo sulla prima casa. Il bonus vale fino a mille euro per chi non ha figli a carico e fino a 2mila euro per chi ne ha. L'Agenzia delle entrate con una apposita circolare ha dettagliato le istruzioni su come funziona la misura: non ne hanno diritto tutti, ma dipende dalla volontà del datore di lavoro o dagli accordi contrattuali dell'azienda.

Chi ha diritto al bonus fino a 2mila euro in busta paga: i requisiti

Il fringe benefit riguarda i dipendenti, ma anche chi ha un reddito assimilato, come i co.co.co., i collaboratori a progetto. Come detto, c'è poi una distinzione tra due categorie di lavoratori. Quelli senza figli a carico possono ricevere bonus fino a mille euro in un anno senza che questi vadano a far parte del loro reddito, e quindi senza dover pagare più tasse.

Chi invece ha dei figli a carico potrà arrivare fino a 2mila euro in un anno senza cambiamenti nell'Irpef da versare. Se tutti e due i genitori sono dipendenti, anche se il figlio è a carico di uno solo dei due, entrambi hanno diritto a ottenere il massimo dell'importo. Si ricorda che un figlio è considerato ‘a carico' quando ha meno di 24 anni e ha un reddito di meno di 4mila euro annuali. Al di sopra dei 24 anni, invece, un figlio si può considerare a carico se il suo reddito non va oltre i 2.840,51 euro.

In ogni caso, i fringe benefit non sono un diritto che vale per tutti i lavoratori allo stesso modo, ma dipendono dalle decisioni del datore di lavoro o dagli accordi aziendali in materia di welfare. Per quelle aziende che decidono di procedere con l'erogazione dei bonus, sarà necessario raccogliere dai lavoratori delle autocertificazioni per quanto riguarda i figli a carico: sarà sufficiente che si riportino i dati del dipendente e poi almeno i codici fiscali dei figli.

Quanto vale il fringe benefit nel 2024

Innanzitutto, l'importo. Normalmente i fringe benefit sono esenti da tasse solo entro la somma di 258,23 euro all'anno. Invece per il 2024 il governo Meloni ha alzato la soglia a mille euro all'anno. Per quei lavoratori e quelle lavoratrici dipendenti che hanno figli a carico, invece, si può arrivare fino a 2mila euro all'anno senza dover pagare alcuna imposta in più. Se si supera la soglia, invece, l'intera somma va considerata parte del reddito e quindi bisogna pagare un'Irpef più alta.

Dall'affitto al mutuo, come utilizzare il fringe benefit

Il valore indicato riguarda anche gli eventuali benefici non monetari: i buoni acquisto o buoni pasto, ad esempio, o anche l'assistenza sanitaria. I fringe benefit possono anche essere somme dedicate a pagare le bollette di acqua, gas o luce, oppure per pagare le rate dell'affitto o il mutuo sulla prima casa. Può trattarsi di un anticipo, o anche di un rimborso a posteriori, purché ci sia la documentazione che mostra quanto sono costate le bollette o le spese per la casa. Questo vale anche se l'affitto o il mutuo sono formalmente intestati al coniuge del lavoratore, oppure a un altro familiare, purché naturalmente sia il dipendente ad abitarci.

1.308 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views