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Bollette, nel 2024 tutti dovranno passare al libero mercato: cosa vuol dire e cosa cambia

Le bollette dell’elettricità passano al libero mercato dal 10 gennaio 2024, a meno che non scelgano un servizio a tutele graduali. Un decreto del ministero dell’Ambiente ha stabilito le condizioni per la transizione. Ci saranno delle eccezioni per le persone “vulnerabili”, come over 75 o persone con disabilità.
A cura di Luca Pons
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Da gennaio 2024 spariscono le bollette della luce con condizioni stabilite da Arera – autorità per le reti energetiche – e tutti gli intestatari passano al libero mercato con diversi operatori e rivenditori. Il cambiamento, che interesserà circa 9 milioni di utenti tra famiglie e piccole imprese, è stato deciso dal ministero dell'Ambiente con un apposito decreto (diverso da quello che invece contiene gli aiuti per le bollette nei prossimi mesi). Non è una novità arrivata dal nulla, dato che da diversi anni si parla del passaggio al libero mercato, anche su pressioni della Commissione europea. Più volte, però, questo era stato prorogato di anno in anno. A gennaio, invece, il periodo di transizione inizierà ufficialmente.

La data esatta è il 10 gennaio 2024. Entro quel giorno, gli intestatari di una bolletta dell'elettricità che attualmente si trovano in regime di tutela dovranno passare al libero mercato. La stessa cosa avverrà per il gas, ma con modalità diverse.

Per la luce, chi non entrerà nel mercato libero dovrà accettare, per un periodo transitorio, di essere assegnato a degli operatori che daranno un servizio a tutele graduali. Il cambiamento potrà avvenire, in ogni caso, al massimo entro aprile 2024. Le condizioni economiche dell'offerta a tutele graduali non sono ancora state definite – l'Arera ha lanciato una consultazione che andrà avanti fino al 12 giugno.

Le eccezioni, chi non è obbligato al passaggio

Un aspetto ancora da definire è chi sarà esonerato dall'obbligo di passare al mercato libero. Per legge si tratta dei "vulnerabili", una categoria che comprende diversi gruppi: chi si trova in condizioni economiche svantaggiate, oppure con gravi problemi di salute che richiedono apparecchiature mediche che consumano molta elettricità. E poi ancora gli over 75, le persone con disabilità e chi risiede in case di emergenza dopo una calamità. Tutti gli altri dovrebbero invece effettuare il passaggio, ma non è chiaro di quante persone si tratti, anche se le stime parlano di 5 o 6 milioni di utenti.

Come funziona il servizio a tutele graduali

Anche se, come detto, non si conoscono ancora le esatte condizioni del servizio a tutele graduali, si sa già quanto durerà: al massimo tre anni. Considerando che ci sarà tempo fino al prossimo aprile per perfezionare il passaggio, quindi, le tutele spariranno al più tardi il primo aprile 2027. A quel punto, i clienti potranno restare con lo stesso operatore, ma in regime di libero mercato (la scelta di default per chi non esprimerà una preferenza), oppure passare a un'altra offerta sembra sul mercato non tutelato.

Il nuovo sistema richiederà di controllare con più attenzione le proprie bollette, dato che gli aggiornamenti di Arera che oggi danno un'idea degli andamenti del prezzo dell'energia non ci saranno più. Anche passare da un fornitore all'altro richiederà di passare più tempo a informarsi sulle varie offerte commerciali disponibili. Allo stesso tempo, già dalla metà di quest'anno (fine giugno) finiranno alcuni obblighi per i fornitori privati di energia: ad esempio, quello di non fare modifiche unilaterali ai contratti.

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