video suggerito
video suggerito
Esplosione a Beirut, in Libano

Beirut, inviato dall’Italia team speciale di Vigili del fuoco, esperti in minacce chimiche

Un team speciale di 14 Vigili del fuoco, addestrati a fronteggiare una minaccia CBRN (Chimica, Batteriologica, Radiologica e Nucleare), è stato inviato oggi in Libano per effettuare valutazioni sui danni delle esplosioni. Non sarebbero state attivate invece le squadre USAR (Urban Search And Rescue).
A cura di Annalisa Cangemi
5.470 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

A Beirut proseguono le indagini per capire cosa ha provocato le terribili esplosioni che hanno devastato ieri la città, provocando, secondo un bilancio provvisorio, centinaia di vittime e feriti. Oggi pomeriggio è partito per il Libano un team di 14 Vigili del fuoco che assicurerà supporto tecnico sul fronte del rischio chimico-batteriologico con specialisti del nucleo NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico), e per effettuare una valutazione dello stato delle strutture danneggiate dalla deflagrazione che ha colpito ieri una vasta area della città, a partire dalla zona del porto.

Non sarebbero state attivate invece, secondo quanto ha appreso Fanpage.it, le squadre italiane Urban Search And Rescue (USAR) del Corpo Nazionale Vigili del fuoco, dedicate ad attività di soccorso in macerie, derivanti da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici. Si tratta di team specializzati che utilizzano metodologie evolute che riguardano soprattutto la valutazione dei rischi associati, le tecniche di localizzazione e le attività di recupero delle vittime. Sono invece partiti squadre USAR da altri Paesi, come Francia, Polonia, Olanda.

I 14 Vigili del Fuoco partiti, che saranno guidati dalla Team Leader Stefania Fiore della direzione centrale Emergenza del dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile, sono tutti addestrati per fronteggiare una minaccia CBRN (Chimica, Batteriologica, Radiologica e Nucleare). Provengono dalla direzione centrale Emergenza (1 unità) e dalle direzioni regionali di Lazio (2 unità), Piemonte (1 unità), Lombardia (3 unità), Toscana (1 unità) e Veneto (5 unità). Il dispositivo di soccorso italiano è partito oggi alle 18 da Pisa.

Gli esperti hanno raggiunto l'aeroporto toscano a bordo degli elicotteri da Roma, Milano e Torino e Treviso. Il team Veneto è composto da due funzionari tecnici l'ing. Giuseppe Quinto esperto strutturista del comando di Treviso, dall'ing. Francesco Pilo esperto N.B.C.R. (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico) che opererà insieme al capo reparto Alessandro Zanetti e capo squadra Domenico Bazzacco del comando di Venezia, da Vicenza il capo reparto sommozzatore Simone Sega esperto di missioni internazionali.

Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, allertato dal dipartimento della Protezione civile nazionale, risponde così alla richiesta di aiuto internazionale trasmessa dal Libano all'Emergency Response Coordination Centre (ERCC), il cuore del meccanismo europeo di protezione civile. Il team opererà con dotazioni speciali in grado di rilevare le sostanze pericolose a livello ambientale e di verificare la sicurezza delle strutture rimaste in piedi.

Una seconda missione è prevista per domani, dedicata al trasporto di materiale umanitario e medico.

5.470 CONDIVISIONI
48 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views