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Azzolina a Fanpage.it: “Non solo banchi, abbiamo investito più di tutti nella scuola”

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha risposto alle domande di Fanpage.it per chiarire tutti i dubbi sull’avvio dell’anno scolastico: “Stiamo lavorando per affrontare tutte le criticità. L’obiettivo è riportare tutti gli studenti in classe”. Sull’acquisto dei banchi innovativi ha ribadito: “Il ripensamento degli ambienti aiuta anche a innovare la didattica”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in un'intervista a Fanpage.it risponde ai dubbi degli studenti sull'avvio del nuovo anno scolastico, che partirà per tutti il prossimo 14 settembre, come stabilisce un'ordinanza firmata dalla stessa ministra lo scorso 24 luglio. Mentre dal 1 settembre 2020 partono le attività di integrazione e potenziamento degli apprendimenti relativi all'anno scolastico 2019/2020.

Ma gli istituti scolastici saranno in grado di garantire la sicurezza degli studenti e dei docenti? La ministra dell'Istruzione risponde così: "Stiamo lavorando per affrontare tutte le criticità. L'obiettivo è riportare tutti gli studenti in classe. La didattica a distanza – assicura la ministra – non sostituirà mai quella in presenza. Può integrarla, ma solo per le scuole secondarie di secondo grado". Durante l'informativa alla Camera che si è svolta due giorni fa la ministra aveva già annunciato l'imminente arrivo di specifiche linee guida per didattica digitale.

"I ragazzi con disabilità torneranno in classe a settembre, certamente. A loro è stata riservata un'attenzione particolare". Gli insegnanti non mancheranno, assicura la titolare di Viale Trastevere.

Sull'utilizzo delle mascherine in classe la ministra spiega che verranno seguite le indicazioni che arriveranno dal Comitato tecnico scientifico ad agosto.

Non ci sarà invece un'entrata a scuola anticipata alle 7 del mattino: "Nessuno lo ha mai detto – sottolinea la ministra pentastellata ai microfoni di Fanpage.it – le scuole organizzeranno gli ingressi per evitare assembramenti. Ma sempre tenendo conto delle esigenze delle famiglie".

La questione dell'acquisto dei nuovi banchi ha scatenato diverse polemiche nelle scorse settimane. Per i più critici sono soldi investiti male, e la fornitura per le scuole non arriverebbe in tempo: "È una misura indicata anche dal Comitato tecnico scientifico, per agevolare il distanziamento e allo stesso tempo rinnovare gli arredi delle scuole. Non solo. Il ripensamento degli ambienti aiuta anche a innovare la didattica. Ogni euro speso per la scuola è un investimento". Per quanto riguarda il costo per ogni banco la cifra che circola in queste ore è 300 euro l'uno. Ma la ministra smentisce: "Si sono detti numeri a caso in questi giorni e anche tante sciocchezze. C'è un bando europeo preparato dal commissario Arcuri proprio per abbattere i costi. Non abbiamo mai imposto nessuna tipologia di banco, sono le scuole a scegliere, in base alle loro esigenze e alla didattica che fanno. Molte scuole in Italia usano già i cosiddetti banchi innovativi".

Ma i problemi negli istituti scolastici sono tanti, a volte manca perfino la carta igienica. "Sulla scuola abbiamo mobilitato 6 miliardi in pochi mesi – sottolinea Azzolina – Di questi 2,9 solo per settembre: per edilizia, spazi alternativi, organico, igienizzanti e tutto quello che servirà".

Per quanto riguarda la scuola d'infanzia ci saranno maestri senza laurea? La ministra chiarisce che si parla di "supplenze" non di "assunzioni". "Chiameremo tutti gli abilitati. Poi se la graduatoria si esaurisce chiameremo chi si sta laureando in Scienze della formazione primaria. Quindi giovani formati, che hanno fatto un tirocinio, e che hanno scelto di fare l'insegnante. Già oggi venivano chiamati, ma con un meccanismo, quello della messa a disposizione, che assomigliava a una roulette. Garantiamo più trasparenza, e in un Paese che dimentica sempre i giovani credo sia un bel segnale".

Come già annunciato saranno le famiglie a dover controllare la temperatura dei figli a casa, non ci saranno termoscanner all'interno delle strutture scolastiche. Abbiamo domandato alla ministra il perché di questa scelta: "Perché uno studente che ha la febbre e non sa di averla non deve salire sull'autobus, o stare in fila insieme ad altre centinaia di ragazzi davanti alla scuola. Sarebbe un enorme rischio".

Quale sarà la durata delle lezioni? "L'unità oraria può essere flessibile per aiutare l'organizzazione. Ma non si perderà neanche un minuto di monte orario. È già così in molte scuole da 20 anni".

Ma cosa succederà se un ragazzo viene contagiato dal coronavirus? La ministra spiega che presto ci saranno chiarimenti sulla procedura: "Stiamo siglando un protocollo d'intesa con i sindacati su tutti questi aspetti. Daremo indicazioni precise insieme al ministero della Salute". Per settembre comunque non ci saranno problemi d'organico, questione sollevata anche dalle Regioni: si parla di una carenza di 200mila insegnanti: "La carenza di docenti è un problema annoso che si ripresenta tutti gli anni – dice Azzolina – ma non sono questi i numeri. Noi comunque abbiamo già chiesto al Mef 80mila posti e a giorni formalizzeremo le risorse per ulteriori docenti e personale ATA".

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