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Aumento delle pensioni minime da luglio, quanto cresce l’assegno in base all’età

Dal primo luglio oltre un milione di pensionati che percepiscono il trattamento minimo vedranno aumentare l’importo dell’assegno, ma la cifra varia in base all’età.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dal primo luglio arriva l'aumento tanto atteso per le pensioni minime. Dopo le promesse del governo – che soprattutto nella componente di Forza Italia non manca di ricordare l'impegno preso nel portare i trattamenti minimi a mille euro entro fine legislatura – per 1,3 milioni di pensionati l'assegno è pronto a crescere nell'importo. L'aumento eccezionale scatterà dal primo luglio, e avrà un valore differente a seconda dell'età del pensionato: c'è un tipo di rivalutazione per chi ha meno di 75 anni e un altro per chi ne ha di più. Per i più anziani si arriva fino a 36 euro in più, mentre per i pensionati sotto ai 75 anni l'importo cresce di poco più di otto euro.

L'aumento è stato approvato in legge di Bilancio alla fine del 2022, ma solo ora – con la circolare dell'Inps – è diventato effettivo. La rivalutazione straordinaria serve a contrastare l'ondata di inflazione eccezionale degli ultimi anni e sarà in vigore, almeno secondo quanto scritto in manovra, dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2024. Insomma, la misura è finanziata per due anni, poi serviranno altre risorse o dovrà essere tagliata. L'aumento eccezionale, inoltre, si somma alla rivalutazione già scattata a gennaio per tutti i pensionati, che vedono adattarsi tutti gli anni gli importi al caro vita.

La rivalutazione eccezionale prevista dalla legge di Bilancio per quest'anno è dell'1,5% per i pensionati sotto ai 75 anni e del 6,4% per quelli che ne hanno di più. Ovviamente parliamo, in questo caso specifico, di chi prende il trattamento minimo: per gli under 75 si parla di 8,40 euro in più, per gli over 75 di 36 euro in più. L'importo aggiuntivo sarà presente dalla pensione di luglio, che conterrà anche gli arretrati dei primi sei mesi del 2023, con un assegno molto più ricco per chi percepisce la minima. In questo modo gli assegni degli ultrasettantacinquenni arriveranno a poco meno di 600 euro, quelli dei pensionati più "giovani" a 572 euro.

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