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Covid 19

AstraZeneca, per Sileri i giovani che hanno anticorpi alti possono evitare seconda dose del vaccino

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha detto che la seconda dose del vaccino AstraZeneca non è necessaria se si hanno gli anticorpi alti: “Ti fai il dosaggio, verifichi se hai gli anticorpi e se li hai molto alti la seconda dose puoi anche non farla”. Ad ogni modo il governo, sentito il parere degli esperti, ha deciso che gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca faranno comunque il richiamo con Pfizer o Moderna.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il sottosegretario alla Salute Sileri, in attesa della conferenza stampa con il ministro della Salute Speranza sulla campagna vaccinale e in particolare sulla somministrazione di AstraZeneca e Johnson & Johnson, vaccini a vettore virale, ha detto che chi ha ricevuto la prima dose del siero di Oxford – Janssen come sappiamo è monodose – non deve necessariamente fare anche il richiamo se ha gli anticorpi alti. Il sottosegretario però non specifica qual è la soglia di anticorpi considerata ottimale, che permetterebbe di saltare la seconda dose di AstraZeneca.

In attesa dei chiarimenti del governo i cittadini che hanno fatto la prima dose di AstraZeneca non sanno come comportarsi con la seconda inoculazione. Secondo Sileri, visto che i casi di reazioni avverse di sono manifestati  Innanzitutto dopo la prima dose, è sicuro fare la seconda dose con lo stesso vaccino. "Personalmente – ha detto a Rai Radio1 a Un Giorno da Pecora Sileri – i consigli che do a chi deve fare la seconda dose, specie a molto giovani o a donne sotto i 40 anni, sono in linea con quanto detto anche da Galli: ti fai il dosaggio, verifichi se hai gli anticorpi e se li hai molto alti la seconda dose puoi anche non farla".

"La prossima settimana andrò a fare il vaccino J&J, salvo che Aifa o Cts dovesse cambiare le regole dovrò prenotare con un altro vaccino", ha detto ancora.

"Su AstraZeneca la decisione è in capo al Cts ed Aifa. La mia opinione è che, soprattutto ora che l'incidenza del virus è molto bassa, non dobbiamo correre rischi a fare vaccini a vettore virale, AstraZeneca e J&J, ai soggetti più giovani. Direi assolutamente da non farli sotto i 40 anni ma probabilmente non li farei anche sotto i 50. Se oggi ci sono più dosi di vaccino di altro tipo e la circolazione è estremamente bassa non vanno presi dei rischi".

Dopo gli ultimi casi di trombosi da vaccino che si sono verificati, e dopo la morte della ragazza 18enne a Genova, si attende ora la pronuncia ufficiale del Cts sulle indicazione in base all'età dei vaccini. "Credo ci sarà a breve, spero però che ci sarà una frase chiara a riguardo, non raccomandato o consigliato, ma" qualcosa come "usato solo sopra ad una certa età".

Cosa ha deciso il Cts

Molto probabilmente la decisione del Cts, a quanto si apprende da fonti governative, sarà quella di raccomandare "fortemente" il vaccino Covid AstraZeneca per gli over 60, mentre chi ha meno di sessant'anni e ha già fatto una dose del siero a vettore virale farà la seconda con Pfizer o Moderna.

"Con tutta probabilità il Comitato Tecnico Scientifico deciderà lo stop ad Astrazeneca sotto i 60 anni", ha detto il direttore dell'Uoc di Dermatologia clinica degli Ifo. San Gallicano, Aldo Morrone, a Tagadà su La7. "Non faccio parte del Ctsha precisatoma le indicazioni sono queste. Inoltre, benché non ci siano state indicazioni su casi di trombosi dopo la seconda dose di AZ, il richiamo sarà comunque sostituito da Pfizer Biontech o da Moderna".

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