Alpini cantano di nuovo Faccetta nera a Biella, proteste: “Togliete questa roba”

Alcuni alpini a Biella sono stati ripresi mentre cantavano Faccetta Nera davanti a un bar. Nel video si sente la voce di una donna che in tono seccato chiede: “Potete togliere sta roba?”. Si tratta del secondo episodio nella città, dopo l’adunata dello scorso 10 maggio, in cui un gruppo di alpini aveva cantato l’inno fascista per le strade del centro, facendo scoppiare la polemica.
A cura di Giulia Casula
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È successo di nuovo: un altro gruppo di alpini a Biella è stato ripreso mentre intonava Faccetta nera, tra le canzoni più note associate al ventennio fascista. Nel video, si vedono alcuni riprendere la scena mentre cantano davanti a un bar. Ad un certo punto, l'inno fascista viene interrotto dalle proteste di una signora, probabilmente una degli addetti al bar. "Potete togliere sta roba?", ha chiesto seccata.

Si tratta del secondo episodio simile che coinvolge gli alpini a Biella. Neanche una settimana fa, durante l'adunata dello scorso 10 maggio, un gruppo di alpini aveva cantato l'inno fascista per le strade del centro, facendo scoppiare la polemica. Nel corso del raduno annuale, al 96esima adunata nazionale, Faccetta nera era stata fatta risuonare in via Gramsci.

Nei video diffusi nelle ore successive, si vedevano gli alpini cantare la canzone colonialista, composta nel 1935 e legata al regime. Tra i presenti qualcuno era stato ripreso mentre alzava il braccio destro, in quello che appariva in maniera incontrovertibile come un saluto romano. La vicenda era stata ripresa dai giornali, le immagini si erano diffuse rapidamente e nel giro di poco erano arrivate le prime reazioni di sdegno da parte di alcuni utenti e politici.

In quell'occasione, interpellato da Fanpage.it, il sindaco di Biella Marzio Oliviero, esponente di Fratelli d'Italia si era dissociato dal comportamento degli alpini, ma allo stesso tempo aveva chiesto di evitare le "solite strumentalizzazioni". "Decine di migliaia di Alpini per strada, migliaia di cori, canti, balli che sprizzano felicità ed allegria durante l’Adunata di Biella! C'è stato un canto sgradito ed inopportuno? L'amministrazione del comune di Biella prende le distanze dalle persone che l’hanno cantato ed allo stesso tempo dai soliti tentativi di strumentalizzazione!", ci avevadetto.

Tutti i partiti dell'opposizione invece, dal Partito democratico ad Alleanza Verdi-Sinistra e al Movimento 5 Stelle, avevano condannato in massa quanto accaduto a Biella, parlando "insulto alla memoria" e auspicando una presa di distanza da parte della maggioranza. Cosa che alla fine, non è avvenuta. Tra i leader di governo, l'unico a commentare era stato il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. Quest'ultimo aveva preso le difese degli alpini con un post pubblicato sul suo profilo X. "Giù le mani dagli Alpini, che sono gloria, storia e patrimonio dell’Italia", aveva scritto. Ora a distanza di pochi giorni, la storia si ripete e pare destinata a far discutere.

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