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Allarme di Sea Watch 3 con 363 migranti a bordo: “Altre 90 persone in pericolo rischiano naufragio”

La nave Sea Watch 3 nei giorni scorsi è riuscita a salvare 363 persone. In queste ore sta assistendo in mare altri 90 migranti, che però non possono salire a bordo della nave umanitaria, che ha raggiunto il massimo della capienza: “Italia e Malta negano supporto. Chiediamo intervento della Guardia costiera. L’inadempienza delle autorità può costare un altro naufragio”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Sea Watch 3 in questo momento sta navigando con 363 persone a bordo, recuperate durante diverse operazioni nel Mediterraneo. Il primo salvataggio è stato effettuato venerdì 26, quando nella mattinata il call center per i migranti in difficoltà, Alarm Phone, aveva segnalato all'ong tedesca la presenza di un gommone con 45 persone. A bordo del natante c'erano 16 minori, di cui due accompagnati e quattordici non accompagnati, e 7 donne. Una di loro è incinta.

La Sea Watch 3 ieri notte ha lanciato un allarme: in queste ore sta prestando soccorso a un barcone con ben 90 migranti a bordo, di cui 14 bambini, che si trova a 36 miglia da Lampedusa. L'imbarcazione dell'organizzazione umanitaria ha però già a bordo 363 migranti, e non può accogliere altri 90 naufraghi: "SeaWatch3 li sta assistendo ma a bordo abbiamo già 363 persone – scrive l'ong in un tweet – Italia e Malta negano supporto. Chiediamo intervento della Guardia costiera. L’inadempienza delle autorità può costare un altro naufragio".

Successivamente l'organizzazione umanitaria ha lanciato un nuovo appello a Italia e Malta chiedendo l'indicazione di un porto sicuro: "Le 363 persone a bordo di Sea Watch 3 sono esauste e hanno bisogno di sbarcare al più presto. Abbiamo chiesto a Italia e Malta l'assegnazione di un porto sicuro ma non abbiamo ancora ricevuto risposta".

Nei giorni scorsi la Sea Watch 3 ha prestato soccorso più volte a migranti in pericolo in zona Sar libica. Sabato l'equipaggio aveva avvistato un gommone nero con un tubolare semi-sgonfio, che rischiava di affondare: l'ong è riuscita a mettere in salvo 102 persone, tra loro 9 donne e 48 minori (4 accompagnati e 44 non accompagnati). Se la nave umanitaria fosse arrivata pochi minuti dopo questi 102 migranti sarebbero recuperati da una motovedetta libica che si trovava nelle vicinanze.

Nella stessa mattina l'ong ha avvistato un respingimento: la motovedetta libica Fezzan ha intercettato un barcone con 20 persone, e le ha riportate indietro. Presumibilmente la stessa motovedetta della cosiddetta Guardia costiera ha catturato altri 150 migranti.

Ieri invece Sea Watch è riuscita a soccorrere 73 persone che viaggiavano su un gommone con un tubolare semi-sgonfio, avvistato dall'equipaggio sul radar. Molti migranti presentano bruciature da carburante. Dopo aver recuperato altre 98 persone, l'aereo Moonbird di Sea Watch ha avvistato un'imbarcazione di legno blu, con 45 migranti. Quando questa è stata raggiunta dai rhib di Sea-Watch era sul punto di ribaltarsi.

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