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Peschereccio affondato a Napoli: timoniere sotto l’effetto della cocaina

La droga come causa della collisione tra la nave container Jolly Grigio e il peschereccio Giovanni padre avvenuta nella mattinata di mercoledì a largo delle acque di Ischia? Nel golfo di Napoli. Ancora dispersi i due pescatori, arrestato il timoniere positivo al narcotest.
A cura di Alessio Viscardi
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nave container

Comincia a farsi chiarezza sul dramma della Jolly Grigio, la nave container che nella giornata di mercoledì ha speronato e fatto affondare un piccolo peschereccio nel golfo di Napoli. Ancora due i dispersi, per cui si nutrono poche speranze di ritrovarli in vita. La Jolly Grigio è una delle quattordici navi porta container della società Ignazio Messina & C. Spa di Genova. Nelle prime ore di ieri, il comando era tenuto dal terzo ufficiale Mirko Serinelli di Brindisi, al timone Maurizio Santoro di Genova. Dopo la tragedia, l’equipaggio è stato sottoposto ai test anti-droga, il campione del timoniere sarebbe risultato positivo. Ennesima tragedia del mare in Campania, dopo quella che vede in questi giorni coinvolti i marittimi della Savina Caylyn.

L’Ammiraglio Picone, comandante della capitaneria di Porto di Napoli, he confermato che il narcotest ha dato esito positivo. La grande imbarcazione misura oltre 142 metri di lunghezza e 32 di larghezza. Un bolide lanciato a 14 nodi verso il porto di Marsiglia, ma che non è riuscito a lasciare il porto di Napoli.

Il piccolo peschereccio “Giovani padre” era salpato dal molo del Granatello di Portici cinque ore prima. I proprietari sono tutti di Ercolano, piccolo comune alle porte di Napoli. Alfonso Guida ( 43 anni ) e suo figlio Vincenzo ( 21 anni ) sono ancora ufficialmente dispersi da quando in punta San Pancrazio, nelle acque a largo di Ischia, sono entrati in collisione con il Jolly Grigio durante una sessione di pesca di gamberetti.

La stanchezza deve essere stata fatale per Alfonso e Vincenzo, che secondo la ricostruzione fornita dall’unico sopravvissuto, al momento dello schianto si trovavano sottocoperta a riposare. Il piccolo natante di 12 metri è stato distrutto nello schianto con la nave porta container.

Fin dalle prime ore, l’incidente è sembrato strano agli inquirenti che hanno tratto in arresto il timoniere: cielo limpido, mare calmo e poche imbarcazioni in acqua. Dopo la collisione, il Jolly Grigio ha continuato a navigare come se nulla fosse accaduto. Soltanto grazie al peschereccio Rosinella, che si trova sul posto, Vincenzo Birra viene salvato dalle acque dando l’allarme alla capitaneria di Porto. Per tutto il giorno e la notte sono andate avanti le ricerche dei Guida, ma senza alcun esito.

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