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Pensioni, per i giovani solo promesse. Cgil: “Misure insufficienti, il 2 dicembre scendiamo in piazza”

Il governo ha modificato parzialmente la proposta avanzata la scorsa settimana e incluso tra i lavori gravosi alcune mansioni dei siderurgici. Per quanto riguarda i giovani solo una promessa, mentre per le donne il governo ha proposto l’allargamento della platea dell’Ape Social e uno sconto contributivo pari a 6 mesi per figlio per un massimo di due anni complessivi.
A cura di Charlotte Matteini
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Al terzo riaggiornamento del tavolo tecnico sulle pensioni, il governo ha modificato l'iniziale documento di proposta avanzato la scorsa settimana e proposto ulteriori misure ai sindacati. Tra le varie proposte, oltre al blocco dell'aumento dell'età pensionabile per i lavoratori che svolgono mansioni gravose, sul tavolo è stato avanzato l'allargamento dei requisiti di accesso all'Ape Social per le lavoratrici con figli, che potranno ottenere un ulteriore sconto contributivo pari a 6 mesi per figlio per un massimi di due anni complessivi.

Sul fronte "giovani", quello più contestato dalla Cgil che ha più volte sottolineato come mancassero risposte adeguate per quel segmento che potrebbe ritrovarsi a percepire una pensione molto bassa a 70 anni d'età causa precariato e discontinuità contributiva, il governo ha dichiarato di essere intenzionato a impegnarsi in futuri interventi a favore della sostenibilità sociale dei trattamenti pensionistici dedicati ai giovani. Insomma, per i giovani ci sarà una discussione prioritaria, ma al momento nessuna proposta concreta. Nell'ambito dei cosiddetti lavori gravosi, sono state allargate le maglie per i siderurgici e compresi i lavoratori "di prima e seconda fusione e del vetro addetti ai lavori ad alte temperature non già ricompresi tra gli usuranti", come chiesto dalla Uil.

"Siamo convinti che nell'ambito di una Legge di Bilancio che già, pur con risorse limitate, viene incontro a numerose esigenze sociali e espresse dal mondo del lavoro, abbiamo messo insieme in queste tre settimane un pacchetto di misure molto rilevante e sostenibile. Più sostegno il pacchetto avrà dalle forze sindacali più sarà forte nel trovare spazio compiuto nella Legge di Bilancio", ha dichiarato il presidente del Consiglio Gentiloni.

Il governo ha "raccolto posizioni articolate tra le organizzazioni sindacali e ha lavorato per avere una valutazione più largamente condivisa ma presenterà in ogni caso le misure sulle pensioni come emendamento alla manovra. È nostra intenzione fare in modo che i contenuti del dialogo e le proposte avanzate facciano parte di legge bilancio, come emendamenti. Avremmo preferito che le proposte fossero sostenute da tutte le organizzazioni sindacali.  La nostra intenzione è presentare le misure alla discussione parlamentare attraverso emendamenti a legge bilancio", ha invece commentato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Il pacchetto presentato oggi non è poi così dissimile da quello presentato sabato scorso dall'Esecutivo, il quale puntava a concedere l’esenzione di 15 categorie di lavori gravosi dall’aumento automatico della soglia per le pensioni di vecchiaia e anche per quelle anticipate e la revisione del meccanismo di calcolo dell’aspettativa di vita, ma per quanto le misure siano state parzialmente integrate e modificate, sembrano comunque non essere ancora rispondenti alle richieste della Cgil, il sindacato che più ha contestato le proposte dell'Esecutivo e che rimane comunque pronto alla mobilitazione nazionale di protesta.

"Confermiamo un giudizio di grande insufficienza del testo che oggi ha prodotto con i suoi impegni in Legge di bilancio. È un’occasione persa in termini di prospettiva del sistema, pensiamo in particolare ai giovani e alle donne. La Cgil indice per il 2 dicembre la prima mobilitazione», ha annunciato Camusso.

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