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Pensioni, il governo conferma l’aumento a 67 anni ma apre ad esclusioni per i lavori gravosi

Dopo l’incontro tra il governo e i sindacati il ministro dell’Economia Padoan ha confermato l’adeguamento dell’età pensionabile rispetto alle aspettative di vita e il conseguente aumento a 67 anni. Possibili aperture per l’esclusione di categorie di lavori considerati gravosi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Brutte notizie per le pensioni degli italiani: il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, dopo l’incontro con le sigle sindacali avvenuto oggi, ha fatto sapere che “il principio di adeguamento dell’età pensionabile resta confermato”. Rimane quindi l’adeguamento a 67 anni, considerando “l’adeguamento un pilastro del meccanismo previdenziale”. Nonostante la conferma del meccanismo dell’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita, prenderà presto il via un tavolo tecnico e politico tra governo e sindacati per valutare possibili esenzioni per le categorie di lavori gravosi.

“Nella riunione – dice Padoan dopo l’incontro con i sindacati – molti punti della legge di bilancio sono stati apprezzati e ritenuti in linea con le richieste fatte da tempo. I temi della crescita, occupazione dei giovani e inclusione sociali sono i pilastri” della manovra. “Abbiamo concordato – continua – che nel tavolo tecnico si considererà la possibilità di modificare e migliorare i meccanismi che attualmente determinano la cadenza di adeguamento dell'età pensionabile sotto il vincolo che eventuali modifiche non intacchino la sostenibilità del sistema previdenziale che è un pilastro fondamentale della sostenibilità finanziaria del paese”.

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è tornato sull’argomento, facendo filtrare la sua posizione sul tema: “L’adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita non è una decisione di questa legge di bilancio. È una norma varata dai governi precedenti che è già stata attuata due volte in questi anni. Il Parlamento è naturalmente sovrano ma noi non escludiamo che si possa correggere qualcosa in un tavolo tecnico di confronto con le parti sociali”. Il presidente del Consiglio, durante l’incontro coi sindacati, avrebbe sottolineato che il rinvio sull’adeguamento dell’età pensionabile “non è la strada” da seguire: “Ci può costare in Ue”.

Lo scetticismo dei sindacati

Dubbi provengono dalle sigle sindacali. Secondo il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, la discussione “si è svolta in un sentiero difficile” con un dibattito che si “è molto concentrato più sul rinvio e la sospensione, invece per noi la questione è come cambia questo meccanismo ingiusto”. “Non è solo una questione temporale, ma di sostanza – aggiunge – se i risparmi delle leggi del centrodestra e della Fornero devono essere garantiti all'infinito, allora lo spazio di discussione finisce per essere davvero molto poco”.

Carmelo Barbagallo, segretario Uil, ha parlato dei “paletti” posti da Padoan che “sono tutti da verificare”. “Abbiamo detto che il metodo di calcolo dell'aspettativa di vita in un Paese in cui il lavoro non è tutto uguale non è adeguato. Puntiamo a estendere l'ape sociale rispetto ai lavori usuranti”, spiega Barbagallo. Per Annamaria Furlan, leader della Cisl, i tempi del confronto tra governo e sindacati saranno “molto stretti ma se c'è una condivisione dell'obiettivo possono bastare per fare un lavoro assolutamente importante”.

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