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Il destino dell’orsa Daniza spacca il Trentino: sabato corteo per dire no alla cattura

C’è chi spera nella cattura dell’orso che aggredì il raccoglitore di funghi e chi invece è contro questa decisione. Fatto sta che il futuro di Daniza è ancora incerto. Sabato prossimo un corteo potrebbe alzare nuovamente la tensione fra ambientalisti e residenti.
A cura di Angela Marino
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"Chiediamo semplicemente che Daniza possa continuare a fare l'orsa e che i suoi cuccioli non vengano fatti crescere solo per essere catturati e imprigionati fra qualche anno". Questo l'appello della Lega Anti-vivisezione per salvare dalla cattura o dall'abbattimento l'orsa che ha aggredito un cacciatore di funghidei boschi del Trentino, lo scorso 15 agosto, perché si era avvicinato troppo ai suoi cuccioli. Sabato verrà replicato un corteo di protesta degli animalisti contrari alla cattura, svoltosi qualche giorno fa, in un clima di tensione che non ha risparmiato scontri e tafferugli tra manifestanti e contro-manifestanti che invece sostengono le ragioni di chi cerca tranquillità e non vuole rischiare di farsi aggredire da un orso mentre passeggia. Preoccupato il sindaco di Pinzolo che teme gravi disordini: "Quel giorno Pinzolo sarà pieno di allevatori, animali, e turisti perché abbiamo la Festa delle Mucche".

Proseguono ancora le ricerche dell'orsa, che resta introvabile, nonostante le trappole piazzate nel raggio di chilometri dalla Polizia Forestale e malgrado sia dotata di un collare che trasmette segnali radio intercettabili con l'apposita strumentazione. La sua sorte, preoccupa da un lato, gli animalisti, preoccupati per la sorte dei cuccioli e convinti che l'esemplare di orso bruno non avrebbe non costituisca pericolo per l'uomo, in quanto, non avrebbe attaccato né il fungaiolo Daniele Maturi, né altri, se non avesse visto minacciati i suoi piccoli. Dall'altro, allevatori e albergatori locali temono, gli uni che il proprio bestiame possa diventare preda dell'animale affamato, gli altri che l'orsa a piede libero costituisca un pessima pubblicità per il turismo. I due schieramenti hanno ormai guadagnato migliaia e migliaia di sostenitori, dividendo l'opinione pubblica.

I plantigradi, di cui Daniza è un esemplare, sono stati portati in Trentino nell'ambito di un programma di ripopolamento dei boschi chiamato "Life Ursus", voluto e finanziato dalla Comunità Europea. A pronunciarsi sul protocollo da seguire in questa circostanza è stato quindi il Ministro dell'Ambiente Galletti, che ha reiterato l'esigenza di catturare l'animale e isolarlo perché non possa nuocere ad altri essere umani. L'abbattimento resta l'estrema ratio, nel caso in cui l'orsa dovesse aggredire gli agenti al momento della cattura o costituire una minaccia per l'incolumità di altre persone. Proprio al programma europeo si appellano gli animalisti pro- Daniza. "L'orsa non è andata in Trentino di sua spontanea volontà" – commentano dalla Lav -" Da una quindicina d'anni, con il Progetto ‘Life Ursus', pagato fior di milioni dalla ora colpevolmente silenziosa Unione Europea (Commissario Potocnick, se ci sei batti un colpo) diversi plantigradi sono stati portati dalla Slovenia sul nostro arco alpino. Per ripopolare quelle zone con un abitante presente da migliaia di anni e poi sterminato dalla nostra specie. Quanti fungaioli muoiono ogni anno per colpi di fucili da caccia eppure non si chiudono, purtroppo, i cacciatori in un recinto? Anche in questo caso, vogliamo imporre la legge del più forte e vogliamo di fatto che i boschi siano silenziosi, artificiali."

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