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Omicidio Palagonia, Mamadou Kamara resta in carcere: “Sono innocente”

L’ivoriano Mamadou Kamara, sospettato del duplice omicidio di Palagonia, resta in carcere: lo ha deciso il Gip qualche minuto fa. Ieri i funerali tra commozione e rabbia.
A cura di Fabio Giuffrida
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Mamadou Kamara è l'unico sospettato della morte dei coniugi Solano, Vincenzo e Mercedes. Ieri, come vi abbiamo documentato, si sono tenuti i funerali tra la commozione dei familiari e la rabbia dei residenti. Il pericolo è che, adesso, possano verificarsi episodi di razzismo e che possa scoppiare anche un caso politico: venerdì mattina il leader della Lega Nord Matteo Salvini approderà al Cara di Mineo; domenica, invece, marcia di protesta organizzata da Forza Nuova perché, si legge in un manifesto, "l'immigrazione uccide".

Nel dettaglio, Mamadou Kamara era arrivato in Italia lo scorso 8 Giugno, in uno sbarco al porto di Catania. Giovanissimo, appena 18enne, proviene dalla Costa d'Avorio, non ha precedenti penali e non ha coltivato molti rapporti d'amicizia con i suoi connazionali. Ieri gli ospiti del Cara di Mineo hanno dimostrato la loro solidarietà alla famiglia Solano con una fiaccolata davanti al Cara ma ben distanti da Palagonia dove avrebbero rischiato il linciaggio.

L'interrogatorio è durato 4 ore

In un lungo interrogatorio di garanzia, durato circa 4 ore, al carcere di Caltagirone, Mamadou Kamara ha ribadito di essere totalmente innocente, di non aver ucciso i coniugi Solano e subito dopo ha espresso la volontà di "tornare a casa", al Cara di Mineo dove quotidianamente gli immigrati giocano a calcio, fanno sport, vanno a lezione o girano con le bici per il paese. "Non vengono fatti i controlli al ceck-in. Un immigrato come fa a scavalcare la recinzione con un frigorifero?" ha tuonato il Sindaco di Palagonia Valerio Marletta che ha chiesto anche maggiore serietà nei controlli all'ingresso del Cara per ristabilire ordine e legalità. Dopo aver ascoltato la versione dei fatti di Mamadou (che non ha mai convinto gli inquirenti, ndr), il Gip ha deciso di convalidare il fermo del giovane ivoriano il quale rimarrà in carcere a Caltagirone in attesa che venga processato e che saltino fuori le prove che potrebbero inchiodarlo. Dalle impronte alle immagini delle telecamere. Il Gip, quindi, ha ritenuto che ci fossero diversi indizi di colpevolezza nei confronti dell'indagato e che non potesse di certo escludersi né il pericolo di fuga né l'inquinamento delle prove.

All'interno della villetta dei Solano, poi, gli investigatori della Squadra Mobile di Catania e della polizia scientifica avrebbero trovato una parte della collana che Mamadou Kamara avrebbe indossato nel momento in cui è stato controllato dai militari che presidiano il Cara di Mineo. Secondo l'accusa, la collana si sarebbe rotta durante la colluttazione che il giovane ivoriano avrebbe avuto con i due coniugi.

Le telecamere di sorveglianza

Le indagini continuano: stamattina nuovo sopralluogo della Scientifica nella villetta di Via Palermo a Palagonia. La famiglia ha scelto la strada del silenzio; al momento le figlie preferiscono non rilasciare dichiarazioni, in attesa che gli inquirenti arrestino l'assassino. Inoltre sono state passate al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, soprattutto quelle del supermercato che si trova proprio accanto alla villetta dei Solano. Una videocamera potrebbe aver ripreso una parte della loro casa dando una svolta alle indagini. La polizia postale di Catania, invece, sta esaminando il cellulare utilizzato da Mamadou Kamara alla ricerca di indizi rilevanti.

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