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L'omicidio Meredith Kercher

Omicidio Meredith, Corte decide su Sollecito: vuole mezzo milione per ingiusta detenzione

C’è attesa per la sentenza della Corte d’appello di Firenze in merito alla richiesta di risarcimento di 516.000 euro per ingiusta detenzione avanzata da Raffaele Sollecito, per i quasi quattro anni passati in carcere per l’omicidio di Meredith Kercher. Il giovane pugliese: “Italia mi risarcisca, ho ancora dei debiti”.
A cura di Susanna Picone
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La Corte di Appello di Firenze è chiamata a decidere in merito alla richiesta di risarcimento di 516.000 euro per ingiusta detenzione avanzata da Raffaele Sollecito, il giovane pugliese rinchiuso per quasi quattro anni in carcere dopo essere stato coinvolto nell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher avvenuto a Perugia nel 2007. Sollecito è stato poi definitivamente assolto in Cassazione insieme ad Amanda Knox, anche lei all’epoca dei fatti studentessa a Perugia. All'istanza si sono opposti la procura generale e il ministero delle Finanze.

Corte si riserva – Dopo la breve udienza di stamane alla quale sono intervenuti il sostituto del pg Ferrucci e gli avvocati Francesco Cocchi, in sostituzione di Giulia Bongiorno, e Luca Maori, i giudici si sono riservati la decisione sulla richiesta di risarcimento. La presidente della terza sezione del tribunale di Firenze, Silvia Martusciello (insieme ai giudici Paola Masi e Anna Favi) depositeranno la decisione entro cinque giorni. L'avvocato Bongiorno parla di decisione proceduralmente “fisiologica”: “Aspettiamo fiduciosi”, ha commentato all’Ansa.

"Meredith non è l'unica vittima del delitto" – In una intervista alla Bbc Sollecito ha detto, come tra l'altro già ribadito in altre occasioni, che in ogni caso il mezzo milione di euro richiesto come risarcimento non sarebbe sufficiente a compensare quanto la sua famiglia ha dovuto spendere per coprire le spese processuali. “Sono passati dieci anni dall’inizio di questo incubo – ha raccontato Sollecito -, abbiamo dovuto vendere i nostri appartamenti ma abbiamo ancora dei debiti, circa 400.000 euro. Il risarcimento, quindi, servirebbe giusto a coprire i debiti ancora in piedi”. “L’omicidio è stata una tragedia che ha distrutto la mia vita”, ha detto ancora Sollecito augurandosi che la Corte capisca che il risarcimento servirebbe solo ad aiutarlo con i debiti. A suo dire, la prima vittima del delitto di Perugia è stata Meredith Kercher, “ma non è stata la sola”.

La vicenda giudiziaria di Sollecito e Knox – Meredith Kercher, studentessa inglese, venne uccisa la sera del primo novembre del 2007 a Perugia. Sollecito e Amanda Knox vennero arrestati il 6 novembre e poi scarcerati il 4 ottobre del 2011 dopo essere stati assolti in appello. Sentenza poi annullata dalla Cassazione che dispose un nuovo processo di secondo grado celebrato a Firenze e terminato con la condanna dei due ragazzi. Successivamente è arrivata la Cassazione ad assolvere in maniera definitiva Sollecito e Knox. Per il delitto di Meredith Kercher l’unica persona condannata in via definitiva, e che attualmente sta scontando la sua pena, è l’ivoriano Rudy Guede.

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