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Isabella Noventa, uccisa “per gelosia”: il diabolico piano per depistare le indagini

L’ex fidanzato, la sorella di quest’ultimo e una amica sono in carcere per l’omicidio della 55enne di Albignasego (Padova). Devono rispondere di omicidio premeditato in concorso e occultamento di cadavere. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, ognuno di loro avrebbero avuto un diverso motivo per volere morta Isabella.
A cura di Biagio Chiariello
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L’avrebbero uccisa, spogliata e gettata nelle acque del Brenta. Poi la messinscena per depistare le indagini, organizzata quasi da veri attori, con l'amica che avrebbe indossato il giubbino della vittima, fingendosi lei, percorrendo una piazza del centro di Albignasego per inscenare una fuga. Quindi avrebbero concluso la loro serata in discoteca. Questo il destino riservato a Isabella Noventa, la segretaria 55enne padovana, scomparsa la notte del 15 gennaio scorso, secondo gli inquirenti. Tre persone sono state arrestate: Freddy Sorgato, l'ex fidanato e presunto autore del delitto, ora in carcere nella Casa circondariale Due Palazzi di Padova, mentre la sorella dell'uomo, Debora e l'amica Manuela Cacco, tabaccaia, attuale fidanzata di Sorgato, sono a Verona. La svolta è arrivata dopo un interrogatorio fiume, al termine del quale, su disposizione del pubblico ministero Giorgio Falcone, è stato disposto lo stato di fermo nei confronti dei tre. Sono indagati per omicidio premeditato in concorso e occultamento di cadavere.

L'ex fidanzato, la sorella e l'amica

E’ il Mattino di Padova a fornire una ricostruzione delle motivazioni che avrebbero spinto i tre ad ammazzare in modo così barbaro la vittima: “Freddy Sorgato, il quarantacinquenne ballerino, l’amava troppo e non riusciva ad averla. La sorella Debora Sorgato, 44 anni, la odiava perché la considerava una approfittatrice. Manuela Cacco, 53 anni, la tabaccaia di Camponogara, era gelosa da impazzire.” si legge nel pezzo di Enrico Ferro. “Dopo una notte intera di interrogatori è crollato il castello di bugie eretto per far sparire per sempre dalla circolazione Isabella. I debiti non c’entravano e nemmeno il processo in corso per esercizio abusivo della professione di dentista. Manuela Cacco, incalzata dagli investigatori, ha ammesso: la donna con il piumino bianco in piazza dei Signori era lei. Era la vile messinscena decisa a tavolino per celare l’orrendo delitto appena consumato” continua il Mattino di Padova.

Come è stata uccisa Isabella Noventa

Secondo l’accusa, venerdì sera Isabella si sarebbe recata a casa dell’ex fidanzato. Dopo un litigio, l'avrebbe strangolata (è l'ipotesi più accredita, perché non sarebbero state rinvenute tracce di sangue) in preda, sembra, ad un impeto di rabbia e gelosia. Poi, avrebbe contattato la sorella e l'amante, e con loro avrebbe organizzato il piano per nascondere la verità: dopo essersi disfatti del corpo della donna, Freddy avrebbe attivato il gps della sua auto (in modo che il racconto fornito polizia venisse confermato dal tracciato registrato) e si sarebbe diretto in piazza Insurrezione insieme a Manuela Cacco. Questa teneva un cappuccio in testa e sapeva di essere ripresa dalle telecamere che di lì a poco sarebbero state esaminate dalla polizia; poi entrambi sarebbero andati in discoteca. Ad incastrare i tre sono stati innanzitutto i tabulati delle telefonate. Molte fatte dopo cena, tra le undici e mezzanotte. La prova schiacciante sarebbe stata una intercettazione.
I tre infatti erano intercettati da settimane.  C'è una frase che uno dei tre si lascia scappare al telefono. E che fa riferimento al fatto "di averla combinata grossa, stavolta".

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